Brevetto di link, vince Internet

Brevetto di link, vince Internet

Brutta figura per British Telecom che aveva clamorosamente sostenuto di possedere il brevetto dell'ipertesto. I giudici americani respingono l'assalto anglosassone alla rete. BT non può portare Prodigy in tribunale
Brutta figura per British Telecom che aveva clamorosamente sostenuto di possedere il brevetto dell'ipertesto. I giudici americani respingono l'assalto anglosassone alla rete. BT non può portare Prodigy in tribunale


New York (USA) – Niente da fare per British Telecom. Il colosso britannico che ha tentato di far valere un vecchio brevetto valido per gli USA per rivendicare diritti sull’intero Web è stato fermato, almeno per il momento, dai giudici americani.

Il magistrato Colleen McMahon ha infatti deciso che British Telecom non è in condizione di trascinare in tribunale il pioniere tra i provider americani, Prodigy, per violazione di brevetto. Secondo il giudice, infatti, nessun tribunale potrebbe giudicare Prodigy colpevole per aver utilizzato il link ipertestuale per i propri servizi internet. La decisione di McMahon blocca di fatto la crociata legale voluta con forza dal management della società inglese.

British Telecom contava di vincere il caso con Prodigy per potersi poi far dare ricche royalty da tutti i provider e altre aziende negli USA, “colpevoli” di aver costruito interi business sul sistema dei link.

La rivendicazione del brevetto da parte di BT aveva sollevato, come si ricorderà, enorme scalpore non solo per le caratteristiche del brevetto, che sembrava mettere a rischio un elemento chiave della rete, ma anche per il fatto che a rivendicarlo fosse un’azienda delle dimensioni di quella TLC britannica.

Il brevetto parla di un sistema nel quale una molteplicità di utenti può accedere da computer remoti ai dati contenuti in un sistema centralizzato. La tesi di BT è che Prodigy, fornendo una connessione ad internet ai propri utenti, di fatto favoriva attività illecite da parte degli stessi, come quella di collegarsi con lo strumento dell’ipertesto a dati contenuti in sistemi “centrali”. A salvare la rete americana dall’assalto di BT sono stati vari fattori, primo tra i quali il fatto che, secondo il giudice, internet non è costituito da un computer centrale a cui accedono i suoi utenti…

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Pubblicato il
26 ago 2002
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