Windows Media 9 svela le sue grazie

Windows Media 9 svela le sue grazie

Microsoft ha lanciato la prima versione beta di WM9, la nuova generazione di tecnologie multimediali che fa l'occhiolino ai giganti di Hollywood
Microsoft ha lanciato la prima versione beta di WM9, la nuova generazione di tecnologie multimediali che fa l'occhiolino ai giganti di Hollywood


Los Angeles (USA) – Annunciata per la prima volta lo scorso anno con il nome in codice di Corona , Windows Media 9 Series (WM9S) rappresenta la nuova generazione di tecnologie e strumenti per il multimedia e lo streaming sotto Windows. WM9S, che ieri ha debuttato nella sua prima versione beta, andrà a rimpiazzare le attuali versioni del Windows Media Player e dei formati audio (WMA) e video (WMV) che Microsoft ha introdotto quasi un anno fa in occasione del lancio di Windows XP.

“Windows Media 9 Series è di gran lunga la più importante piattaforma su cui abbiamo lavorato”, ha affermato Dave Fester, General Manager della Windows Digital Media Division di Microsoft. “A parte le grandi novità tecnologiche che introduce, è questa la prima volta che con il pacchetto di prodotti Windows Media andiamo ad aggiornare tutti gli applicativi multimediali di Windows”.

WM9S, la cui versione definitiva è attesa per la fine dell’anno, verrà integrata per la prima volta, seppure in modo parziale, nel sistema operativo Windows.NET. Il big di Redmond ha infatti già rilasciato una versione beta dei Windows Media Services per Windows.NET Server, un software che consentirà agli utenti di riprodurre file codificati nei nuovi formati Windows Media Audio (WMA) e Windows Media Video (WMV).

Microsoft sostiene che una delle maggiori migliorie che verrà introdotta da WM9S è l’eliminazione del cosiddetto “buffering”, il processo con cui un flusso audio o video viene riprodotto via Internet. Il buffering evita che il playback on-line subisca scatti o rallentamenti, tuttavia spesso richiede l’attesa di diversi secondi, da parte dell’utente, prima dell’inizio della riproduzione. Con il nuovo software di server che fa parte di Corona il big di Redmond ha assicurato che il noioso processo di buffering non sarà più necessario e l’utente “potrà finalmente dirgli addio”.

L’altra grande novità di WM9S è il Windows Media Audio Professional, il primo codec, a detta di Microsoft, che consente la riproduzione, attraverso il Web, di flussi audio in qualità “home teather” con suono surround a 5.1 canali e qualità 24bit/96KHz.

Il nuovo codec sarà poi capace, secondo Microsoft, di offrire un incremento nelle prestazioni di oltre il 20% rispetto ai codec precedenti (l’attuale versione 8), avendo inoltre la capacità – ma solo per il playback in locale – di riprodurre video in qualità HDTV (uno standard per la TV digitale) con una dimensione dei file dimezzata rispetto a quella di un DVD.

Il nuovo Windows Media Player sfrutterà tutte le nuove caratteristiche delle tecnologie di streaming e di codifica della nuova piattaforma multimediale ma, come il suo predecessore, sarà con tutta probabilità rilasciato solo per la famiglia di sistemi operativi Windows XP (e.NET).

La nuova versione di Windows Media, il cui lavoro di sviluppo è durato tre anni, è la più forte e decisa mossa di Microsoft verso Hollywood e verso la conquista del mercato dello streaming on-line, lo stesso su cui si battono colossi del multimedia come RealNetworks, che ha di recente lanciato una nuova piattaforma open source chiamata Helix , ed Apple, anch’essa fresca del debutto del nuovo QuickTime 6 .

Le nuove piattaforme multimediali rivestono particolare importanza perché, per la prima volta, estendono quelle funzionalità multimediali prima riservate ai personal computer e alle workstation, verso una più vasta gamma di dispositivi che comprende PDA, telefoni cellulari, set-top box, console da gioco, Hi-Fi e chi più ne ha più ne metta. L’era dello streaming on-line promette soldi a palate, ma solo per pochi: quelli che riusciranno ad aggraziarsi i grossi produttori di contenuti e i colossi del settore discografico e cinematografico. Tutti gli altri dovranno accontentarsi delle briciole. E Microsoft non sembra affatto intenzionata a perdere la fetta più grossa della… pagnotta.

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Pubblicato il
5 set 2002
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