HP mette Linux sulle workstation Itanium 2

HP mette Linux sulle workstation Itanium 2

HP ha introdotto sul mercato le prime workstation basate sul nuovo processore Itanium 2 di Intel e sulla distribuzione a 64 bit di Linux firmata Red Hat. Accoppiata vincente?
HP ha introdotto sul mercato le prime workstation basate sul nuovo processore Itanium 2 di Intel e sulla distribuzione a 64 bit di Linux firmata Red Hat. Accoppiata vincente?


Palo Alto (USA) – Prima sul mercato, HP ha rilasciato una coppia di workstation basate sul giovane processore a 64 bit di Intel, l’Itanium 2, e sull’altrettanto giovane distribuzione di Linux Advanced di Red Hat. Un’accoppiata nata dall’intesa che lo scorso giugno ha visto le due aziende collaborare allo sviluppo della nuova distribuzione enterprise di Red Hat e alla sua certificazione sui sistemi Itanium 2 di HP.

HP al momento offre due workstation basate su Itanium 2: la zx2000 e la zx6000, rispettivamente a singolo e doppio processore ed entrambe basate su processori a 900 MHz. Il prezzo della zx2000 parte dai 3.991$, mentre quello della zx6000 parte dai 7.851$.

“Non credo che Itanium sia mai decollato nella sua versione originale”, ha affermato Mark de Visser, vice presidente di Red Hat, che ora si è detto però fiducioso nella buona riuscita di questa seconda generazione di chip Itanium. Red Hat aveva cominciato a supportare i chip a 64 bit di Intel a partire dalla versione 7.2 della sua distribuzione, rilasciata lo scorso gennaio.

HP sostiene che le nuove workstation basate sulla seconda versione dell’architettura a 64 bit di Intel, in congiunzione con Linux, offrono un rapporto prezzo/prestazioni difficilmente eguagliabile e caratteristiche tali da renderle ideali per il calcolo tecnico e scientifico e, più in generale, dove sia faccia un uso intensivo del calcolo in virgola mobile e della memoria.

“In passato, i clienti tecnici e scientifici di HP avevano alcune limitazioni nell’uso della memoria che gli impedivano di affrontare problemi di grande complessità”, ha affermato Barry Crume, worldwide product marketing manager per le workstations di HP basate su Itanium 2. “Oggi, con la soluzione di HP e Red Hat basata su Itanium 2, i clienti tecnici potranno utilizzare applicazioni di analisi per compiti anche molto complessi che richiedono una grande quantità di dati”.

La partnership con HP potrebbe dare a Red Hat un grosso vantaggio nel futuro mercato dei server a 64 bit basati su CPU Intel, soprattutto per il fatto che il colosso – che si è appena fuso con Compaq – ha collaborato con Intel allo sviluppo dell’architettura IA-64 e vanta dunque una grande esperienza nello sviluppo di software ottimizzato per Itanium.

Per Red Hat è altresì cruciale promuovere al massimo la propria giovane versione di Linux dedicata al mercato enterprise. La distribuzione Advanced Enterprise è infatti al centro della strategia di Red Hat per spremere profitti dai servizi e incrementare le proprie entrate.

Proprio pochi giorni fa Red Hat ha annunciato un accordo con IBM che contempla l’adozione, da parte di quest’ultima, di Linux Advanced su tutti i server di Big Blue, inclusi i mainframe.

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Pubblicato il
19 set 2002
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