Roma – Ha fatto rumore la clamorosa decisione del colosso elettrico tedesco, RWE, di abbandonare il progetto Powerline, quello per l’offerta al pubblico di un servizio di connettività internet dalle prestazioni notevolissime su rete elettrica. Una decisione che però non è destinata in alcun modo a condizionare i progetti italiani dell’ENEL e, a quanto pare, quelli delle altre imprese europee che hanno iniziato ad investire in questa tecnologia.
Fonti dell’azienda hanno confermato ieri a Punto Informatico che un bilancio della sperimentazione ENEL in corso a Grosseto sarà elaborato solo a fine anno, come previsto dal calendario dei “lavori”. Come si ricorderà ENEL ha effettuato una prima fase della sperimentazione a Firenze e Bologna, che ha coinvolto solo poche famiglie, e ha poi lanciato a febbraio una sperimentazione su più ampia scala nella città toscana, offrendo il servizio sull’intero territorio comunale.
Proprio il fatto che quella dell’ENEL sia una sperimentazione mentre quella della RWE era già un’avviata attività commerciale rende le posizioni delle due imprese sostanzialmente diverse.
In effetti RWE, che è entrata in polemica con la società svizzera produttrice dei modem “elettrici” Ascom sulla loro affidabilità, ha chiaramente mancato gli obiettivi di business che si era prefissata, raggiungendo solo 2mila dei 120mila clienti che aveva previsto entro la fine di quest’anno. La scelta di chiudere Powerline , dunque, va probabilmente ricercata non tanto nella tecnologia quanto nel pessimo risultato commerciale.
Da parte sua ENEL ha tenuto a sottolineare a Punto Informatico come non solo l’azienda italiana ma anche altre società europee stiano proseguendo le proprie sperimentazioni. Accade nei paesi scandinavi e in Spagna, per esempio, dove le sperimentazioni stanno premiando peraltro la tecnologia DS2 sviluppata proprio in quel paese. Secondo qualcuno le tecnologie DS2 potrebbero rivelarsi ancora più interessanti di quelle attualmente proposte dalla Ascom e dall’israeliana M@in.net , già attiva in nordAmerica.
Occorrerà dunque attendere la fine della seconda fase della sperimentazione ENEL per sapere se l’ente elettrico, direttamente o attraverso la controllata Wind, deciderà di proseguire nella sperimentazione o inizierà a pensare al lancio commerciale. L’interesse degli utenti italiani, soprattutto di quelli che non possono sfruttare ADSL e fibra ottica, sembra elevatissimo.