Roma – Anche se nel lontano 1997 Deep Blue riuscì a battere in un match passato alla storia l’allora campione del mondo di scacchi Garry Kasparov, gli uomini hanno avuto diverse altre occasioni per prendersi la loro rivincita sulle macchine. L’ultima è dell’attuale campione del mondo di scacchi, Vladimir Kramnik, il ventisettenne che nel 2000 riuscì a detronizzare Kasparov e imporsi così come uno dei più forti scacchisti di tutti i tempi.
Kramnik, che nei giorni scorsi ha nuovamente sfidato il celebre programma di scacchi Deep Fritz, ha infatti ottenuto un’importante vittoria nella seconda partita che ha messo in evidenza alcuni dei più grossi limiti tattici e strategici del rivale digitale.
Sviluppato in Germania, Deep Fritz è considerato fra i più forti programmi di scacchi al mondo in grado di girare su hardware standard. La versione che si è scontrata con Kramnik è in grado, su di un PC multiprocessore, di analizzare 3,5 milioni di mosse al secondo. Tanta potenza è però stata sufficiente solo per pareggiare la prima partita e perdere in modo netto la seconda.
In particolare, ciò che più ha messo in imbarazzo i progettisti di Deep Fritz e stupito lo stesso Kramnik, è stata la decisione di Deep Fritz, durante la dodicesima mossa, di riportare il proprio alfiere alla sua posizione originaria. Un errore clamoroso che, secondo gli esperti, non avrebbe compiuto neppure un dilettante.
Ma la partita non è stata solo a senso unico. Dopo alcuni errori iniziali il computer è riuscito a organizzare un gioco che, sebbene visibilmente “non umano”, a tratti è riuscito a disorientare e mettere in difficoltà il campione del mondo.
“Non mi sarei mai figurato la ventisettesima mossa – ha affermato Kramnik – e la tattica che ne è seguita. Solo un computer può trovare
e giocare qualcosa di simile a questo”. “Sono completamente scioccato”, ha poi aggiunto Kramnik, la cui vittoria lo deve aver spinto a trattare l’avversario con fin troppa magnanimità.
L’incontro, chiamato Man versus Machine si è tenuto nell’Emirato del Bahrein, che sponsorizza l’evento. Comunque vada, il giovane scacchista russo porterà a casa un bel gruzzolo: 1 milione di dollari in caso di vittoria, 800.000 dollari in caso di pareggio, e 600.000 dollari in caso di sconfitta.