Roma – Ci risiamo. Le difficili relazioni tra Telecom Italia e gli altri operatori nonché il non sempre facile coordinamento nei diversi interventi di aggiornamento delle infrastrutture di servizi TLC hanno provocato in queste ore non pochi problemi agli utenti dei servizi ADSL di T.Net, l’azienda che ha rilevato il portfolio di CitiesOnLine .
Come si può leggere in una finestra pop-up piazzata sulla home page del provider nelle scorse ore: “Telecom Italia nella giornata di ieri ha disattivato unilateralmente e senza preavviso i clienti ADSL in capo a Cities On Line”. Nessuno di loro, mentre scriviamo, può più utilizzare il proprio accesso broad band.
Quanto è accaduto sorprende anche perché T.Net aveva già richiesto l’attivazione di “nuovi flussi ADSL”, attivazione che non è mai arrivata e che si è invece scontrata con l’improvvisa disattivazione dei sistemi attivi. L’annuncio di una “disattivazione unilaterale” suona come una pesante accusa contro Telecom.
E se da un lato naturalmente T.Net si è impegnata a fare il massimo per riattivare al più presto i suoi servizi, dall’altro coloro che hanno scritto a Punto Informatico per segnalare la vicenda si sorprendono per una tale continuata dipendenza dei fornitori alternativi dalle scelte e dalle decisioni dell’ incumbent , ovvero di Telecom Italia.
Va detto che episodi simili e persino più gravi in passato hanno provocato enormi problemi a singoli operatori ma anche ad importanti clienti di provider che d’improvviso non hanno più potuto offrire loro i propri servizi. Oltre ai casi di Aexis e Qtel a far rumore fu anche il celebre caso Village , letteralmente “tagliato fuori” insieme a tutti i suoi clienti.