Roma – “In riferimento al sito web www.laboratoricriminali.net, il Presidente della SIF, Prof. Vincenzo Cuomo, ha inviato una lettera al Ministro della Salute, On. Girolamo Sirchia, per portare alla sua attenzione una grave situazione che si è verificata a danno di numerosi ricercatori universitari e dell’industria operanti nel campo della farmacologia, della fisiologia e di discipline affini con grave discredito per tutta la comunità scientifica.
Il sito in questione, infatti, criminalizza i ricercatori che effettuano ricerche utilizzando animali, pur operando nel pieno rispetto delle leggi vigenti in materia e, cosa gravissima, riporta i dati personali dei ricercatori menzionati. Una qualificata attività di ricerca, nel pieno rispetto della legge, è fondamentale per garantire una didattica ottimale ed è noto come la sperimentazione, inclusa quella in vivo, abbia permesso e permetta il continuo sviluppo della biologia e della medicina a beneficio dei pazienti affetti dalle più diverse patologie”.
C’è probabilmente questa mobilitazione della “Società Italiana di Farmacologia” (SIF) dietro la decisione del provider Aruba di sospendere l’utilizzo del dominio citato da parte dei propri clienti, i gestori di “LaboratoriCriminali”. Una sospensione contro cui gli autori del sito ora protestano con forza.
I materiali raccolti dal sito, come sempre accade in casi come questo, sono già nuovamente disponibili online ad un altro indirizzo web di LaboratoriCriminali .
Va detto che al momento non si ha notizia di una denuncia formale nei confronti dei gestori del sito che sostengono, in una nota diffusa nelle scorse ore, di aver dato notizia sulle proprie pagine di esperimenti condotti illegalmente da una serie di soggetti e strutture di grande visibilità per la Ricerca italiana. Anche sul nuovo sito vengono peraltro resi disponibili i recapiti dei laboratori e dei ricercatori contro la cui pubblicazione si è schierata la SIF.
Stando alla ricostruzione dei gestori del sito, dopo una recensione su una rivista nei mesi scorsi, le pagine erano visitate ogni giorno da centinaia di persone. Un elemento, la visibilità raggiunta, che potrebbe contribuire alla replica di quei materiali su molti altri siti, come peraltro espressamente richiesto nella nota diffusa da “LaboratoriCriminali”.