Washington (USA) – Centrare un proiettile d’artiglieria in volo con un laser ad alta energia è divenuta cosa fattibile. Lo ha dimostrato in un test sul campo l’esercito americano, che ha utilizzato un primo prototipo di cannone laser a base fissa per tracciare e far esplodere in volo un proiettile d’artiglieria che si muoveva a velocità supersonica.
Per l’esperimento l’U.S. Army ha utilizzato il Mobile Tactical High Energy Laser (MTHEL), un cannone in grado di seguire autonomamente il bersaglio in volo e, nel giro di pochissimi secondi, abbatterlo con un raggio laser ad elevata energia.
TRW , l’azienda che ha sviluppato l’arma, ne parla come di un grosso passo avanti nella ricerca di tecnologie per la difesa: fino ad oggi, infatti, era stato possibile colpire in volo solo oggetti relativamente lenti, come i razzi Katyusha, mai proiettili d’artiglieria.
“Abbiamo dimostrato che persino un proiettile che sfreccia nell’aria a velocità supersonica non è un problema per un laser”, ha proclamato Army Lt. Gen. Joseph Cosumano. “I laser tattici ad alta energia hanno la capacità di cambiare faccia al campo di battaglia”.
Per il momento il cannone laser è stato montato su di una postazione fissa, ma in futuro TRW conta di produrne una versione mobile.
Fra il 2000 e il 2001 il Ministero israeliano per la Difesa, che partecipa allo sviluppo dell’MTHEL, è stato in grado di abbattere con il laser 25 razzi Katyusha sparati singolarmente ma in stretta sequenza. Israele si è detta molto interessata a quest’arma per difendersi dai guerriglieri del vicino Libano.
L’esercito americano sostiene che la stessa tecnologia può essere utilizzata per mettere fuori combattimento anche i missili intercontinentali e altri tipi di testate che viaggiano ad alta quota o al di fuori dell’atmosfera.