Roma – Un passo avanti verso l’attivazione di una rete telematica ad alta velocità capace di decuplicare gli sforzi dei ricercatori e degli accademici italiani, in linea con quanto già sta avvenendo negli USA, in Francia e in alcuni altri paesi. Così viene vista la firma ieri del MIUR (il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca) con cui si dà vita all'”Associazione Consortium Garr”.
Il Consortium ha come scopo l’attuazione e la gestione della rete, necessaria per consentire un utilizzo molto più ampio e versatile delle risorse telematiche. Alla presidenza del Consortium Garr è stato nominato Angelo Scribano, attuale vicepresidente dell’Infn (Istituto nazionale di fisica nucleare).
“Il mondo della ricerca – ha spiegato il viceministro Guido Possa – ha assoluta necessità di scambiare dati con efficienza e rapidità al proprio interno, come pure di permettere ai ricercatori di accedere a servizi e programmi sparsi in tutto il mondo. Per questa ragione gli enti scientifici sono sempre stati all’avanguardia sia nella progettazione sia nell’utilizzo delle reti telematiche: già alla fine degli anni ’70 i computer dei ricercatori di molti Paesi erano connessi fra loro, anche se la nascita del vero e proprio Internet risale agli inizi degli anni ’80. Da allora Internet si è enormemente sviluppato ed è diventato una risorsa tanto fondamentale e diffusa che ben pochi si ricordano come esso sia nato per rispondere alle esigenze dei ricercatori”.
La rete Garr (Gruppo per l’armonizzazione delle reti di ricerca esiste dal 1989 su iniziativa del Ministero dell’Università e della Ricerca e interconnette attualmente tutte le Università (statali e non), tutte le sedi degli enti di ricerca scientifica (Cnr, Enea, Infn, eccetera), nonché istituzioni culturali o di ricerca a carattere accademico, scientifico o tecnologico per un totale di circa 300 siti.
Quanto si va ora a realizzare è una rete unitaria per la trasmissione dei dati con potenzialità maggiori, “la quale consenta – si legge in una nota – ad esempio, di trasmettere velocemente una grande mole di informazioni o di accedere contemporaneamente a diverse fonti di risorse. Per questo è in atto il passaggio graduale dalla rete Garr-B (velocità di trasmissione 155 Megabit/s) alla rete Garr-G (2.5 Gigabit/s), inserita nel contesto delle analoghe reti europee e con collegamenti in tutto il mondo”.