A Milano vendeva Xbox e PS2 craccate

A Milano vendeva Xbox e PS2 craccate

Un'indagine della Guardia di Finanza con il supporto della BSA porta alla denuncia di un negoziante che modificava le console videoludiche e le rivendeva ad un prezzo maggiorato. Il tutto sfruttando anche un sito Internet. I particolari
Un'indagine della Guardia di Finanza con il supporto della BSA porta alla denuncia di un negoziante che modificava le console videoludiche e le rivendeva ad un prezzo maggiorato. Il tutto sfruttando anche un sito Internet. I particolari


Roma – Un grossista di Milano (zona Lorenteggio) spacciava dalla propria attività commerciale console videoludiche “truccate”, in particolare Xbox e PS2, rivendendole ad un prezzo maggiorato. Un’operazione della Guardia di Finanza lo ha individuato e ha portato alla denuncia per violazione delle leggi sul diritto d’autore.

Da quanto emerso, l’uomo, dietro l’apparenza di un’attività commerciale in regola, svolgeva dietro le quinte una funzione che gli richiedeva, evidentemente, un’abilita fuori dal comune: quella necessaria a manipolare Microsoft Xbox e Sony Playstation2 affinché sulle console “craccate” fosse possibile utilizzare CD masterizzati, contenenti cioè giochi illegalmente duplicati.

Il commerciante ai suoi clienti proponeva l’acquisto di queste console a prezzi fino a 700 euro, di molto superiori al listino, e naturalmente proponeva un ampio “parco giochi”, illegali anch’essi.

L’indagine della Guardia di Finanza, supportata sul piano tecnico dagli esperti della divisione italiana della Business Software Alliance , ha portato alla luce anche la promozione internet che il commerciante aveva realizzato per alimentare il proprio business. Attraverso un sito, del quale non è stata resa nota la URL, l’uomo piazzava anche online le proprie merci modificate.

Sul sito l’uomo si proponeva anche come cracker delle Xbox di clienti che già la possedessero e in questo caso si faceva pagare “solo” 100 euro per effettuare la modifica.

Sebbene non sia stato reso noto il dettaglio informatico relativo al tipo di intervento effettuato dal commerciante sulle console, una nota della Guardia di Finanza afferma che le tecniche utilizzate non sono state rilevate neppure sul più maturo e ampio mercato americano, un’affermazione condivisa anche dalla BSA.

Come noto, d’altra parte, tutte le console, Xbox in particolare , sono da sempre al centro di studi condotti da hacker di mezzo mondo intenzionati a superare le barriere di protezione tecnologica poste dai produttori. Tecniche di “bypass” che poi qualcuno, come il commerciante milanese, può decidere di sfruttare per mettere su un’attività illegale.

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Pubblicato il
27 nov 2002
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