Playboy firma il suo primo videogioco

Playboy firma il suo primo videogioco

L'impero del coniglietto estende la sua mano verso il mondo videoludico e annuncia la futura uscita del primo videogioco a portare la sua firma. Scopo del gioco, vestire i panni del fondatore di Playboy e dar vita ad un colosso del porno
L'impero del coniglietto estende la sua mano verso il mondo videoludico e annuncia la futura uscita del primo videogioco a portare la sua firma. Scopo del gioco, vestire i panni del fondatore di Playboy e dar vita ad un colosso del porno


New York (USA) – Creare dal nulla un impero del porno in chiave soft. Questa la meta da raggiungere in quello che sarà il primo videogioco firmato da Playboy Enterprises , controparte di quell’impero dell’intrattenimento per soli adulti che dovrà essere costruito nella nuova “simulazione interattiva”.

Il gioco, che dovrebbe uscire nel 2004 per PC, PlayStation 2 e Xbox, sarà sviluppato congiuntamente da Groove Games e Arush Entertainment (creatrice del recente “Duke Nukem: Manhattan Project”), e dovrebbe seguire le classiche linee guida dei giochi che hanno per capostipite SimCity: costruire un mondo virtuale attraverso l’attenta pianificazione di risorse e investimenti. In questo caso il giocatore dovrà ripercorrere le imprese di Hugh Hefner, fondatore di Playboy, e dar vita alla più grande azienda del porno mai apparsa nel mondo digitale.

Per il momento non si conoscono altri dettagli sul gioco in via di sviluppo, né è possibile sapere se questo conterrà foto o scene “osé”. In ogni caso, visto il tema trattato e il target di utenti a cui si rivolge, il titolo sarà quasi sicuramente vietato ai minori.

“Siamo molto contenti di lavorare con Arush e Groove per sviluppare questo gioco e fornire al bacino di utenti di Playboy un nuovo ed eccitante modo per interagire con il nostro brand”, ha affermato Alex Vaickus, presidente della global licensing di Playboy Entertainment. “Questo accordo segna l’ingresso di Playboy nella categoria dei videogiochi ed è una mossa significativa per espandere il nostro marchio nell’arena dell’entertainment”.

Playboy sostiene che sono 3,1 milioni i lettori della sua omonima e ben nota rivista vietata ai minori a possedere un PC o una console per il gioco: gli stessi che, lo scorso anno, avrebbero speso in videogiochi oltre 300 milioni di dollari. Cifre che, a quanto pare, hanno fatto intravedere a Playboy un nuovo filone d’oro per i propri affari.

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Pubblicato il
16 dic 2002
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