Lexmark contro le cartucce non originali

Lexmark contro le cartucce non originali

L'azienda si appella al Digital Millennium Copyright Act per denunciare chi produce chip che permettono di realizzare alternative a basso costo per il toner dei prodotti Lexmark
L'azienda si appella al Digital Millennium Copyright Act per denunciare chi produce chip che permettono di realizzare alternative a basso costo per il toner dei prodotti Lexmark


Roma – Per la prima volta il famigerato Digital Millennium Copyright Act (DMCA) viene agitato da un’azienda dell’alta tecnologia per aggredire un produttore di chippetti che permettono di ricaricare cartucce di toner per stampanti e fotocopiatori.

Lexmark , il secondo produttore di stampanti al mondo, ha infatti denunciato sulla base del DMCA l’americana Static Control Components (SCC) in quanto produttrice di un chip, “Smartek”, che consente alle aziende di ricaricare le cartucce del toner e ridurre così gli acquisti dei ricambi originali Lexmark.

Stando alla denuncia di Lexmark, la SCC viola il DMCA in quanto produce e lucra su un componente, lo Smartek appunto, realizzato per bypassare i sistemi tecnologici di protezione posti da Lexmark sui propri prodotti. E attacca quanto scritto in un documento ufficiale in cui la SCC racconta come “i produttori continueranno a migliorare le loro tecnologie per erigere nuovi ostacoli alla nostra industria. Ogni ostacolo richiederà una quantità sempre crescente di tempo, denaro e creatività per essere superato”.

Un documento che, rispetto a quanto previsto dal DMCA, suona effettivamente come una confessione. Il DMCA, infatti, punisce severamente la produzione di tecnologie che hanno lo scopo di aggirare i sistemi di protezione del copyright. Secondo Lexmark, Smartek simula la sequenza di autenticazione utilizzata dagli equivalenti chip Lexmark e dunque “costringe” la stampante ad accettare la cartuccia rigenerata anziché accettare solo quella nuova e originale.

Lexmark, che nei prossimi giorni avrà la soddisfazione di veder iniziare il processo, chiede nella denuncia che siano distrutti tutti i chip Smartek e che alla SCC sia intimato di cessarne la produzione.

Sul caso ha commentato la Electronic Frontier Foundation (EFF), secondo cui Lexmark è solo una delle prime aziende che utilizza il DMCA per tentare di schiacciare la competizione ma, sostiene la EFF, “molte altre arriveranno”.

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Pubblicato il
10 gen 2003
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