Roma – Desta inevitabilmente curiosità la notizia di un assalto, riuscito, ai server della Defensive Thinking , la startup sulla sicurezza messa in piedi dal più celebre tra gli hacker, Kevin Mitnick.
Sebbene l’attacco, ripetuto due volte nel corso dell’ultima settimana, non sia stato portato in profondità e non abbia quindi causato ingenti danni, certo rappresenta un evento imbarazzante per l’azienda che sulla propria home page pone uno slogan a caratteri cubitali: “Impara come fermare il furto di informazione”.
Anche per questo lo stesso Mitnick ha voluto minimizzare l’incursione. “La conseguenza dell’attacco – ha spiegato – per noi è stata insignificante ma avrebbe potuto andare peggio se l’autore avesse avuto uno scopo malevolo”.
“In ogni caso – ha continuato Mitnick – ho installato tutte le ultime patch per evitare che in futuro possa essere utilizzato lo stesso exploit. Immagino che sia stato un modo per metterci in guardia”.
I server dell’azienda sono gestiti da Internet Information Server di Microsoft, prodotto sul quale, come ha ammesso Mitnick, non erano però state installate certe patch di sicurezza. E l’autore dell’attacco, non senza una certa ironia, si è limitato a pubblicare una pagina web aggiuntiva sul sito con un solo breve messaggio: “Bentornato alla libertà mr Kevin”. Un messaggio che fa riferimento ai cinque anni che Mitnick ha dovuto scontare per le azioni di cracking delle quali è stato considerato responsabile.
Mitnick, la cui azienda lavora proprio nel campo della difesa contro le incursioni a danno dei server di organizzazioni pubbliche e private, grazie alla propria notorietà pare stia avendo un discreto successo nell’individuare clienti interessati a migliorare la sicurezza delle proprie infrastrutture informatiche.