San Jose (USA) – Fra le tecnologie finite sotto i riflettori dell’Intel Developer Forum (IDF) non poteva non esserci PCI Express , considerata la più importante evoluzione dell’architettura dei PC degli ultimi anni.
PCI Express, formalmente noto con il nome in codice di 3GIO (third generation Input/Output), rappresenta l’erede ufficiale di quel bus, il PCI (Peripheral Component Interconnect), che per oltre una decade è stata la tecnologia d’interconnessione standard dei PC. Lo sviluppo di entrambe le interfacce, inclusa l’evoluzione per server e workstation di PCI, PCI-X , è portato avanti dal PCI-SIG , un consorzio formato, oltre che da Intel, da colossi del calibro di Microsoft, HP, IBM, Dell e AMD.
PCI Express è un’architettura d’interconnessione seriale point-to-point ad alta velocità, multifunzionale e scalabile fino a 10 Gigabit di velocità, destinata a unificare l’architettura di I/O per i PC desktop, i PC portatili, i server, le piattaforme di comunicazione, le workstation e i dispositivi embedded. Inoltre, consoliderà le diverse connessioni parallele di tipo simile (bus) disponibili nelle attuali piattaforme. Oltre ad offrire più banda passante e scalabilità, PCI Express permetterà di ridurre il formato di computer e componenti e porterà con sé funzionalità avanzate che prima d’ora venivano utilizzate solo sui server, quali QoS (quality of service), gestione dei consumi, hot-plug, trasferimenti asincroni, notifica e correzione degli errori.
Dopo la ratifica delle specifiche 1.0 , avvenuta lo scorso luglio, l’industria si sta preparando a rilasciare, per la seconda metà dell’anno, i primi prodotti basati sulla tecnologia PCI Express. All’IDF erano circa una quindicina i produttori che hanno mostrato alcuni prototipi di chip e di sistemi compatibili con il nuovo bus; la stessa Intel ha annunciato, per il 2004, la commercializzazione dei primi chipset – nome in codice Lindenhurst e Twin Castle – integranti il supporto all’interfaccia PCI Express. I due chipset accompagneranno l’arrivo sul mercato di Nocona e Potomac, due step evolutivi dei processori Xeon.
Durante il 2004 Intel ha poi pianificato il rilascio di tutta una nuova gamma di prodotti con il supporto a PCI Express, fra cui chipset per computer desktop e portatili, processori di rete, controller RAID basati sui chip XScale, adattatori e altri componenti Ethernet e Gigabit Ethernet, sistemi di archiviazione, schede madri, e un bridge per l’interconnessione di PCI Express con il cugino PCI-X.
“PCI Express – ha spiegato Intel – offrirà flessibilità, maggiore affidabilità e scalabilità. Nel futuro, sarà più facile personalizzare le impostazioni delle reti wireless dei PC portatili. I genitori saranno in grado di controllare l’accesso dei loro figli a determinati file utilizzando moduli PCI Express Plug and Play installabili secondo necessità. Con PCI Express sarà anche più facile eseguire l’upgrade dei sistemi dotati di più slot PCI Express, che supportano la sostituzione hot swap delle periferiche senza richiedere il reboot. Gli switch PCI Express potrebbero infine fornire ulteriori porte per aumentare la connettività di I/O all’interno di una docking station”.
Ecco gli altri progetti futuri inerenti PCI Express e i cambiamenti che il nuovo bus porterà nel mondo dei PC. Intel ha annunciato di avere in progetto l’apertura di un PCI Express Interoperability Lab e la pubblicazione sul Web del PCI Express Solutions Catalog: il primo dovrebbe aprire i battenti entro giugno ed offrire all’industria la possibilità di testare l’interoperabilità dei propri prodotti basati su PCI Express con i processori, i chip e le piattaforme di Intel; il secondo sarà invece un luogo d’incontro per tutti i vendor che vorranno promuovere i loro prodotti basati sulla nuova interfaccia di connessione.
Dal lato software, Intel garantisce che PCI Express sarà totalmente compatibile con gli attuali BIOS, sistemi operativi, applicazioni e driver, ma per il supporto delle caratteristiche più avanzate – come lo streaming video asincrono – sarà necessario utilizzare software ottimizzato. Secondo alcune fonti non ufficiali Microsoft dovrebbe introdurre il supporto a PCI Express a partire da Longhorn , il successore di Windows XP previsto per la fine del 2004.
Come recitano le FAQ (in PDF) pubblicate presso il sito del PCI-SIG, “PCI Express può essere usato per sostituire le connessioni logiche esistenti, come PCI e AGP”. Questo significa, come confermano anche alcuni dei tecnici che hanno lavorato alla definizione delle prime specifiche del PCI Express, che insieme al PCI potrebbe presto andare in pensione anche la porta AGP (Accelerated Graphics Port) utilizzata, come noto, per la connessione della scheda grafica. PCI Express fornirà infatti una banda passante più che sufficiente per le schede grafiche di nuova generazione e in grado di supportare, in contemporanea, il flusso dati di tutte le periferiche di un PC e delle schede video di nuova generazione.
Ad esempio, l’ultima versione dell’AGP, la 8X, consente di trasferire i dati a circa 2 GB/secondo. In confronto, con le 16 “corsie di dati” fornite da PCI Express, ciascuna delle quali trasferisce i dati in seriale a 2,5 Gb/secondo, è possibile raggiungere velocità di 4 GB/s in entrambe le direzioni.
PCI Express rivoluzionerà anche il mondo dei notebook, dove le vecchie schede PCMCIA lasceranno il posto ad un nuovo tipo di espansioni, chiamate (con poca originalità) New Card, più piccole delle precedenti PC Card e in grado di fornire, grazie al supporto del nuovo bus, una velocità di trasferimento dati che può raggiungere i 2,5 Gb/s. Le prime specifiche dovrebbero essere completate durante il terzo trimestre dell’anno. Fra i vantaggi che il nuovo formato dovrebbe portare con sé vi è il minor consumo di energia, la minore occupazione di spazio, la maggiore velocità e il supporto ad una più vasta gamma di applicazioni per la comunicazione e l’archiviazione dei dati.
Il PCI-SIG sostiene che, almeno inizialmente, PCI Express e PCI-X convivranno sul mercato, questo anche grazie alla possibilità di far coesistere sulla stessa scheda madre slot basati su entrambe le interfacce. PCI-X, che a differenza di PCI Express è un bus parallelo, dunque non morirà, almeno non nell’immediato, ma “continuerà ad essere utilizzato – afferma il PCI-SIG – negli attuali e futuri prodotti in base a quanto deciso dai nostri membri e in accordo alle richieste del mercato”.