Tedeschi drogati da internet

Tedeschi drogati da internet

Il 3 per cento di coloro che hanno un accesso internet in Germania sarebbe letteralmente rete-dipendente. Lo sostengono gli esperti, parlando di psicopatologie
Il 3 per cento di coloro che hanno un accesso internet in Germania sarebbe letteralmente rete-dipendente. Lo sostengono gli esperti, parlando di psicopatologie


Berlino – La dipendenza dalla rete sta assumendo le percentuali di una epidemia, almeno in Germania, dove alcuni esperti sostengono che il 3 per cento di tutti i tedeschi che hanno un accesso ad internet soffre di molti, a volte gravi, disturbi psicologici indotti dall’abuso della rete.

A poche ore dalla partenza del CeBIT, la manifestazione di Hannover dedicata alle tecnologie, il direttore dell’ufficio dell’Assia che si occupa di dipendenze e stupefacenti, Wolfgang Schmidt, ha dichiarato che circa un milione di tedeschi soffre della particolarissima ed emergente dipendenza da internet.

Una patologia di questo tipo, ha spiegato Schmidt, si traduce nella difficoltà talvolta estrema per chi ne è soggetto a lasciare il computer connesso ad internet, riferendosi ad esso per la totalità delle proprie esigenze, con conseguenze devastanti sui comportamenti, la vita di relazione e l’attività lavorativa. Secondo Rolf Huellinghorst, esperto intervistato su un quotidiano locale assieme a Schmidt, “chi è dipendente da internet si muove solo in mondi virtuali, perde il controllo su se stesso e trascura i rapporti sociali”.

Da segnalare che secondo Schmidt la questione della dipendenza da internet fino ad oggi è stata ampiamente trascurata dalle istituzioni, come se non fosse un problema che sta emergendo con virulenza nella società tedesca. “Nei dibattiti pubblici – ha spiegato Schmidt – internet è solo qualcosa che fa bene e che è moderna”.

Anche in Italia la questione è dibattuta e crescono le preoccupazioni, soprattutto per quei minori che nell’approccio alla rete non vengono seguiti sufficientemente dalla famiglia.

Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

Pubblicato il
12 mar 2003
Link copiato negli appunti