Roma – Gentile redazione, desidero esporre il mio disprezzo più completo ed accurato, spalmato in ogni anfratto di chiunque abbia progettato, consentito, approvato, votato e messo in atto tutto ciò che ha generato le attuali aberrazioni che circondano il mercato dei CD che usciranno nei prossimi mesi e sfortunatamente, se nessuno dice o fa nulla, nei prossimi anni.
Per fare questo vi racconto un semplicissimo fatto: ho acquistato l’ultimo cd di Anouk (opinabile scelta, ma de gustibus…). L’ho inserito nel lettore CD della mia autoradio nuova ed ho iniziato a sentire dei ronzii e degli scatti meccanici alquanto poco rassicuranti e non ho sentito la musica contenuta in quell’inutile pezzo di corona circolare di plastica.
Oltre al motorino del lettore ora sta girando qualcos’altro che mi è caro, ma temo che si stia rompendo anche quello: per il lettore della macchina ho qualche dubbio: forse semplicemente è impossibilitato a leggere il mio cd nuovo, acquistato al prezzo scontatissimo di ventuno (21) euro.
L’ho portato da un mio caro amico che ne sa più di me e lui mi ha riso in faccia dicendomi “ma non hai visto questo adesivo? significa NON COMPRARMI”. L’adesivo in questione raffigura il logo di cui, mi diceva, ha parlato anche Punto Informatico . Non sono religioso e per tanto non raggiunge il vero, denso significato, il tipo di epiteto scaturito istintivamente dalle mie labbra.
Il mio caro amico non ha più smesso di deridermi (e ne ha ragione: tutti voi, come me, che acquistate cd con quel marchietto, consideratevi derisi dal mio amico, con grassissime risate) e mi ha informato che in inglese sul bollino e anche direttamente sul cd e sulla custodia del cd, c’è scritto a “chiare” lettere che può venire letto da lettori standard e non da computer.
Io ho un’autoradio, non ho mai notato schermi o hard disk nella mia automobile, non ronza, non ci sono ventole. Tra l’altro mi sembra oltremodo corretto, allegramente simpatico rispettoso nei confronti del cliente scrivere qualcosa in una lingua straniera. Perchè non direttamente in cuneiforme o in basco, mi chiedo. Il mio amico ormai ha deciso di non andare più a teatro: tanto basta frequentare i sempliciotti come me per ridersela alla grande: il cd permette di esssere letto da sistemi con Windows o con mac OSX. Interessante. Non me ne frega nulla. Sulla mia autoradio non funziona.
Allora l’amico scafato ha estratto l’audio dal CD, mi ha spiegato, nello stesso modo in cui farebbe un pirata per creare mp3 da condividere con sistemi di filesharing e poi ha masterizzato su un cd questo contenuto, che ora potevo ascoltare tranquillamente. Ottima musica, per fortuna.
Io sono un semplice, e mi sono chiesto che senso abbia tutto questo: la protezione che non permette a me, che ho acquistato il CD originale, di ascoltarlo, non ha impedito per un solo secondo di farne una copia funzionante? Ma non serviva a questo la protezione? Ora io ne deduco che serve a NON far ascoltare a me ed invece rende praticamente indispensabile a tutti imparare ad estrarre l’audio digitalmente. Che bella cosa, non trovate? Dev’essere un progetto del governo per incitare tutti all’auto-alfabetizzazione informatica, pure se non hai un PC.
Ovviamente ho dovuto acquistare un CD vergine per poter ascoltare una copia masterizzata di un CD originale regolarmente acquistato. Il mio amico ormai aveva le convulsioni a forza di ridere: mi ha informato che è passata una legge che aumenta fino all’8000% del contributo SIAE sui supporti per la registrazione, comprese musicassette e VHS, anche se per legge tutti possono farsi una copia di sicurezza.
Perlomeno io sono a posto: sono autorizzato, penso. No. Mi dice che la legge B (quella nuova) non consente di fare quello che la legge A (copia personale) consente di fare. Sono allibito: è davvero possibile prendere così tanto per il culo il popolo? Evidentemente si. Inchiniamoci alle esigenze del mercato, parafrasando quel tale…
Mi avevano regalato un CD di Natalie Imbruglia che si comportava più o meno allo stesso modo, ma andando avanti di una traccia e tornando indietro me lo leggeva… e poi era un regalo, cribbio!
Ho fatto un giro intorno e ho visto che altri 3 degli ultimi CD che volevo acquistare (Ben Harper, Placebo, Robbie Williams) hanno quel bollino. Ho atteso che i commessi e la gente non fossero presenti e ho iniziato un rituale che d’ora in poi mi susciterà sempre questa nuova icona del cerchietto e del triangolo: doppio dito medio e leva magica del braccio destro colpito in centro dal sinistro, ad libitum.
Ascolterò meno musica, ma non è colpa mia. E’ giusto che ci sia il bollino, meno giusto che io non possa fare ciò che voglio con una cosa che acquisto e dovrebbe essere mia e garantirmi di funzionare. Ma ho visto che sono spariti anche i loghi relativi allo standard della Philips “compact disc digital audio”… non c’è più da nessuna parte.
Alla fine mi sono rotto le scatole: ho regalato il CD ad un amico nella cui autoradio non dava problemi e se ne frega dei computer e gli ho dato anche la copia: pazienza per Anouk, che scelga meglio la gente con cui fa affari. Nel frattempo il mio amico si sta massaggiando il ventre stressato dalle convulsioni.
Oltre al danno la beffa. Che sia colpa mia?
JFX