Palladium, arrivano i rinforzi

Palladium, arrivano i rinforzi

Microsoft e altri colossi danno vita ad un nuovo consorzio che, partendo dal lavoro svolto dal TCPA, acceleri l'implementazione di specifiche per la sicurezza all'interno di prodotti hardware... Palladium-ready
Microsoft e altri colossi danno vita ad un nuovo consorzio che, partendo dal lavoro svolto dal TCPA, acceleri l'implementazione di specifiche per la sicurezza all'interno di prodotti hardware... Palladium-ready


San Mateo (USA) – Cinque colossi del settore IT hanno dato vita al Trusted Computing Group ( TCG ), un nuovo consorzio che, sulla scorta di quanto fatto dalla Trusted Computing Platform Alliance (TCPA), definisca e promuova lo sviluppo di specifiche di sicurezza da implementare all’interno di componenti hardware, quali chipset e processori, destinati ad una vasta gamma di dispositivi, dai PC ai telefoni cellulari passando per i PDA.

Il gruppo, fondato da Intel, AMD, Microsoft, IBM e HP, si aspetta che buona parte dei 200 membri che oggi fanno parte della TCPA – fra cui Sony, Nokia e Philips – si uniscano a breve alla nuova alleanza e collaborino, come si legge in un comunicato del TCG, “allo sviluppo, alla definizione e alla promozione di tecnologie di trusted computing e sicurezza da applicare all’hardware e in grado di adattarsi a varie piattaforme, periferiche e dispositivi”.

Sebbene il TCG non faccia mai esplicito riferimento alla piattaforma Palladium di Microsoft, alcuni suoi membri hanno spiegato che uno degli obiettivi dell’iniziativa è quello di aggiornare le specifiche 1.1 che definiscono la piattaforma Trusted Platform Module sviluppata in seno alla TCPA e renderle compatibili con la Next Generation Secure Computing Base ( NGSCB ), il nuovo nome commerciale di Palladium.

Mario Juarez, product manager presso Microsoft, ha affermato che TCG è “una logica evoluzione” della TCPA, tuttavia non ha spiegato i motivi che hanno spinto Microsoft e le sue partner a formare una nuova alleanza e chiudere, di fatto, il capitolo TCPA. È tuttavia facile intuire la volontà di Microsoft di dare nuovo impulso ad una iniziativa che rischiava, con la sua letargia, di rallentare l’arrivo di specifiche compatibili con Palladium – come saranno le TPM 1.2 a cui sta lavorano il TCG – e di scombussolare i suoi progetti industriali.

“Per Palladium – ha detto Juarez – una delle parti fondamentali è un piccolo chip che fornisce sicurezza. Siamo ottimisti sul fatto che le specifiche TPM 1.2 serviranno a definire questo chip”. Il manager di Microsoft ha tuttavia negato che l’incompatibilità delle specifiche TPM 1.1 con Palladium sia la causa della nascita del nuovo gruppo industriale.

Il chip a cui Juarez fa riferimento è uno dei componenti più contestati dagli avvocati della privacy: questo servirà infatti, oltre che ad accelerare i processi di codifica e decodifica delle informazioni, a identificare univocamente ogni PC del pianeta.

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Pubblicato il
10 apr 2003
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