Intel libera un software che legge le labbra

Intel libera un software che legge le labbra

Un software open source capace di leggere i movimenti labiali e tradurli in parole. Una tecnologia che vuole superare gli attuali limiti degli algoritmi di riconoscimento vocale
Un software open source capace di leggere i movimenti labiali e tradurli in parole. Una tecnologia che vuole superare gli attuali limiti degli algoritmi di riconoscimento vocale


Santa Clara (USA) – La potenza degli odierni processori desktop, unita alla continua discesa dei prezzi delle web cam, farà in modo che sui PC si diffondano applicazioni in grado di leggere i movimenti labiali di una persona e tradurli in tempo reale in testo o comandi.

Intel, già attiva su questo fronte, ha dato una nuova accelerazione per questa tecnologia nel mondo desktop rilasciando l’Audio Visual Speech Recognition ( AVSR ), un nuovo software pubblicato sotto la nota licenza open source BSD.

Il big di Santa Clara ha spiegato che AVSR, disponibile per Linux e Windows, può contribuire a risolvere i problemi di accuratezza degli attuali algoritmi di riconoscimento vocale quando utilizzati in ambienti rumorosi, come luoghi pubblici o fabbriche.

Dato che su sua stessa ammissione neppure il riconoscimento del labiale è del tutto affidabile, Intel candida questa tecnologia non tanto come sostituta del riconoscimento vocale ma, semmai, come suo complemento: i migliori risultati, secondo i ricercatori di Intel, si ottengono infatti sposando le due tecniche.

Per leggere il movimento delle labbra, l’ASVR si avvale un algoritmo di riconoscimento facciale basato sull’insieme di librerie note come Open Source Computer Vision ( OpenCV ): questo toolbox, il cui codice è stato rilasciato da Intel nel 2001 , consente di sviluppare applicazioni per la visione artificiale capaci di girare sui comuni PC desktop.

“Intel vuole sviluppare una tecnologia che consenta ai computer di interagire in modo naturale con il mondo nello stesso modo con cui lo fanno gli uomini”, ha affermato Justin Rattner, director del Microprocessor Research Labs di Intel.

Promuovendo tali applicazioni Intel spera anche di spingere la domanda di processori sempre più veloci e, dunque, stimolare quello che è ancora il suo principale settore di business. Al lavoro di Intel guardano con interesse in tanti e, tra questi, Microsoft.

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Pubblicato il
30 apr 2003
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