E Ink svela un display ultrasottile

E Ink svela un display ultrasottile

Utilizzando la tecnologia e-paper E Ink è riuscita a costruire quello che definisce il display più sottile al mondo, capace di essere piegato, arrotolato e infilato dentro un tubetto portasigari. La carta ha trovato un degno avversario
Utilizzando la tecnologia e-paper E Ink è riuscita a costruire quello che definisce il display più sottile al mondo, capace di essere piegato, arrotolato e infilato dentro un tubetto portasigari. La carta ha trovato un degno avversario


Boston (USA) – La tecnologia “electronic paper” (e-paper), la stessa che permette di costruire display sottilissimi e pieghevoli, sta facendo passi da gigante. E Ink , una delle pioniere del settore, ha annunciato la creazione di un display a matrice attiva di spessore all’incirca pari a quello di tre capelli e in grado, grazie alla sua estrema flessibilità, di essere arrotolato all’interno di un cilindro largo appena due centimetri e mezzo.

E Ink, che nel 2001 costruì per prima un display e-paper a colori, afferma che il proprio schermo ha la risoluzione tipica un tradizionale monitor TFT per notebook ed è in grado di mantenere la stessa qualità dell’immagine anche quando viene piegato o arrotolato.

“Credo sia un grande passo avanti”, ha dichiarato Yu Chen, ricercatore presso E Ink. “Abbiamo abbattuto uno dei più grossi ostacoli nello sviluppo della carta elettronica”.

Chen sostiene anche che l’e-paper è ormai vicina alle prime applicazioni pratiche: in futuro potrebbe essere impiegata per sostituire i display LCD di notebook e Tablet PC rendendo così questi dispositivi ancor più leggeri, flessibili e portatili.

E-Ink ritiene infatti che la tecnologia LCD sia poco adatta per i dispositivi mobili, soprattutto per i suoi alti costi, l’alto consumo di energia e l’ancor non ottimale qualità di visualizzazione. Il mercato dunque più ambito da E-Ink è proprio quello mobile: oltre ai computer portatili, e-book, PDA, telefoni cellulari, pager, orologi e handheld computer.

L'”inchiostro elettronico” utilizzato da E Ink per i suoi display è formato da milioni di minuscole sfere chiamate microcapsule. Ognuna di esse ha un involucro trasparente ed è riempita da un liquido blu e di microscopiche particelle di pigmento bianco caricate positivamente. Il movimento di queste particelle viene controllato attraverso due strati conduttivi (elettrodi), con l’elettrodo superiore trasparente.

La tecnica si basa sul fatto che due cariche di segno opposto si attraggono, dunque basta far scorrere una carica negativa su uno dei due elettrodi per attirare le particelle cariche positivamente verso quello strato: quando queste ultime vengono attratte sullo strato superiore, la superficie del display si colorerà di bianco, nel caso contrario, si depositeranno sul fondo sprofondando nell’inchiostro blu in cui sono immerse.

Ognuna di queste microcapsule rappresenta un pixel (bianco o blu) dell’immagine o del testo visualizzato sul display: ogni pixel può essere attivato o disattivato individualmente. Pare che il tempo di latenza sia sufficientemente basso per permettere scritte scorrevoli o anche filmati.

Un display e-ink è costituito da due sottilissime pellicole di materiale plastico rivestite da un sottile strato di circuiti elettrici: questi ultimi costituiscono una trama di pixel che posso essere controllati da un driver video standard.

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Pubblicato il
9 mag 2003
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