Roma – In seguito al dibattito sui dialer culminato nella trasmissione “Mi Manda Rai 3” del 14/5/2003, come presidente della associazione NewGlobal.IT, ritengo opportuno porre alla vostra attenzione anche il punto di vista degli operatori del settore Internet che, avendo una conoscenza approfondita del mezzo, possono apportare un contributo utile al dibattito e che, purtroppo, non vengono mai interpellati.
La questione riguarda l’evoluzione del famigerato problema delle linee telefoniche erotiche con prefisso 144. Ha fatto bene il presentatore, Dott. Marrazzo, a sottolineare che si tratta di una battaglia infinita e che, l’aver bloccato i numeri 144, ha spostato il problema sui numeri 709.
Mi lascia perplesso la mancanza di senso pratico dei tanti “dottori” riuniti al capezzale dell’ammalato che, troppo presi da questioni meramente di principio, tralasciano quella che è la vera e semplice soluzione del problema.
Faccio notare che, per motivi di marketing, la Telecom e le varie compagnie telefoniche, al contrario degli altri fornitori come l’azienda del gas o quella dell’erogazione idrica, non installano, per ovvi motivi, presso il domicilio dell’utente il contatore. Infatti l’utente, vedendo il proprio consumo telefonico attraverso il contatore, è portato a limitarsi.
Purtroppo, questa strategia di marketing espone l’utente alle truffe. Infatti, tutte le persone che in buona fede hanno utilizzato i servizi a valore aggiunto non avrebbero dovuto attendere due mesi per scoprire il problema ma avrebbero avuto l’immediata percezione del danno subito. Per questo motivo, la nostra associazione ritiene più utile chiedere a viva voce l’installazione di un contatore a vista presso gli utenti, piuttosto che lanciarsi in cure peggiori del male.
Ettore Panella
presidente di NewGlobal.it