Telecom sotto accusa per le tariffe

Telecom sotto accusa per le tariffe

Le riduzioni tariffarie annunciate dall'azienda dal primo giugno e approvate dall'Autorità, secondo Intesa Consumatori si traducono invece in un aggravio per gli utenti. Dura presa di posizione delle associazioni
Le riduzioni tariffarie annunciate dall'azienda dal primo giugno e approvate dall'Autorità, secondo Intesa Consumatori si traducono invece in un aggravio per gli utenti. Dura presa di posizione delle associazioni


Roma – Nessuna riduzione ma, semmai, un aumento degli oneri telefonici per gli utenti a partire dal primo giugno. Questa l’accusa rivolta a Telecom Italia da Intesa Consumatori, che raccoglie alcune importanti associazioni di difesa dei consumatori e degli utenti.

La data del primo giugno è rilevante perché a partire da quel giorno Telecom Italia ha varato un nuovo piano tariffario che è stato approvato dall’Autorità per le garanzie nelle TLC, un piano che è stato promosso come una riduzione complessiva delle tariffe, in particolare di quelle per le chiamate da fisso a mobile.

In una nota diffusa da Intesa Consumatori, si avverte che la manovra tariffaria non solo riduce lo scatto da 81 a 72,5 secondi ma, in effetti, porterà ad un aggravio compreso tra i 23,5 e i 61,5 euro all’anno sulle bollette degli italiani.

La manovra Telecom
Le tariffe predisposte da Telecom prevedono, per esempio, che per chiamare un cellulare TIM si spendano 22,37 centesimi al minuto (prezzi Iva inclusa) in fascia piena e 14,40 in fascia ridotta (dalle 18,30 alle 8 dei giorni feriali, il sabato e i festivi), contro i precedenti 30,91 e 15,49. Per chiamare verso Vodafone, invece, i prezzi sono di 21,90 e 14,40 (contro i precedenti 29,71 e 17,64). Chiamare un cliente Wind costa invece rispettivamente 31,70 e 14,40 centesimi (contro i precedenti 35,29 e 16,73). Per mettersi in contatto con H3G, infine, si pagano 34,72 e 14,40 centesimi (rispetto ai 29,54 e 22,51).

Nella manovra si prevede che “il risparmio” di chi chiama da un telefono pubblico sia nei secondi: lo scatto (pari a 10 centesimi di euro) viene applicato ogni 21,20 secondi, indipendentemente dall’operatore mobile chiamato. Fino ad oggi il ritmo di tariffazione variava invece da 17,25 a 19,5 secondi. Da parte sua, Tele2 ha ridotto la tariffa per i cellulari di tutti gli operatori del 5% nella fascia oraria ridotta e del 27% in quella intera.

Le nuove tariffe sono di 14,3 centesimi per la ridotta e di 21,8 per l’intera, con uno scatto alla risposta invariato e pari a 12,5 centesimi. Per le chiamate locali da telefono pubblico lo scatto viene ridotto da 81 a 72,5 secondi.

Risparmi?
Poiché la maggioranza delle chiamate verso cellulare dura meno di un minuto, Intesa Consumatori ha calcolato il costo di un minuto di conversazione, per verificare se ci sia stato o meno il risparmio annunciato.

Secondo Intesa, nella fascia ridotta Telecom diminuisce il costo solo per telefonate verso H3G (da 30,38 centesimi al minuto a 26,40, operatore telefonico con poche decine di migliaia di clienti), mentre per la stessa fascia i costi aumentano sia verso TIM (da 23,36 alle attuali 26,40) che verso gli altri operatori, tutti allineati a 26,40 centesimi di euro per il primo minuto.

Per la fascia piena c’è una riduzione verso TIM (da 38,78 a 34,37) e Vodafone (da 37,58 a 33,90), mentre aumenta verso Wind (da 43,16 a 43,70) ed H3G (fa 37,41 a 46,72).

Secondo i consumatori, “l’unico taglio serio e generalizzato delle tariffe è stato praticato da Tele 2 che per la fascia ridotta, passa da 27,6 a 26,8 centesimi e per la fascia piena, da 42,36 a 34,30 verso tutti gli operatori”.

“L’Intesa dei Consumatori – si legge nella nota – ha calcolato che tale manovra non porterà alcuna riduzione alle bollette degli utenti, ma un aggravio dei costi per gli utenti Telecom che chiamano un telefonino dal telefono fisso, variabile da un minimo di 23,50 fino a 61,50 euro, a seconda dell’uso del telefono, ed è ancora più certa la maggiore spesa per la riduzione della durata dello scatto di 8,5 secondi (10,6 per cento), per chiamate da telefono pubblico. Intesa dei Consumatori invita,ancora una volta a fare un uso razionale del telefono, tenendo bene a mente le fasce orarie, per non avere sgradite bollette.”

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Pubblicato il
5 giu 2003
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