Roma – La celebre “truffa nigeriana”, come viene comunemente definita una frode condotta con poche varianti da molti anni online e da tanti diversi truffatori, capaci di colpire numerosi utenti, perde un altro dei suoi “pezzi”. Sei cittadini della Nigeria e del Benin residenti ad Amsterdam, in Olanda, sono infatti stati condannati per aver frodato utenti internet usando come “armi” posta elettronica, fax e lettere.
A due dei sei un tribunale olandese ha comminato una sanzione di 205.702 euro che dovranno essere versati ad una delle vittime della loro truffa. Tutti dovranno invece scontare un periodo dietro le sbarre che va dai 10 mesi ai quattro anni e mezzo. Il reato contestato è raggiro, condotto via email.
Stando alla Corte, i sei sono responsabili dell’invio di email truffaldine e spammatorie, seguite in molti casi da fax e lettere e trasmesse pressoché a caso a migliaia di utenti internet di mezzo mondo.
In tutti i casi, come è sempre accaduto per la cosiddetta “truffa nigeriana”, venivano promesse grandi somme a chi avesse accettato di dare una mano ai mittenti delle lettere. Nella maggiorparte dei casi le somme venivano descritte come facenti parte di eredità che si trovavano su conti di banche africane da “sbloccare” con l’aiuto dei denari della vittima della truffa. In altri casi erano “più banali” segnalazioni di vincite a lotterie, concorsi o cose del genere.
I sei di Amsterdam sono stati identificati e catturati dopoché una delle loro vittime si è insospettito e ha avvertito la polizia. Un professore svizzero, infatti, aveva fatto avere la bellezza di 482mila dollari al gruppo nella convinzione che avrebbe ricevuto molti più soldi come compenso di un’operazione di riciclaggio di denaro. Vedendosi truffato, e nonostante lo sporco gioco a cui aveva preso parte, l’uomo ha contattato la polizia che è riuscita a dare appuntamento a cinque componenti della gang in una stazione di Amsterdam dove sono stati arrestati. Qualche mese dopo è stato catturato anche il sesto membro della banda.
Non è la prima volta che autori del celebre schema truffaldino vengono identificati e arrestati. L’anno scorso era accaduto in Sudafrica , in un’operazione che ha coinvolto 22 persone.
Le “truffe nigeriane” sono ormai conosciutissime vista l’altissima quantità di email inviate in tutto il mondo dai truffatori e i molti scandali collegati a questo schema. Da non perdere assolutamente, per sorridere della questione, il sito della Terza conferenza annuale sulle email nigeriane , dedicata a chi vuole truffare usando questi schemi…