Bangkok (Thailandia) – Una stretta al gaming online è stata decisa nelle scorse ore in Thailandia per rispondere alle preoccupazioni espresse da famiglie ed educatori. Sarebbero infatti molti i giovani utenti internet dediti in Thailandia al gioco online che ne sarebbero rimasti “intossicati”.
Secondo il ministro alla Tecnologia e alle Comunicazioni, Surapong Suebwonglee, già noto per alcune curiose decisioni sugli smanettoni locali, occorre agire subito per impedire che il gioco in rete diventi una dipendenza.
La decisione del Ministero è dunque quella di congelare l’accesso ai server di gaming, sia quelli thailandesi quanto quelli disponibili all’estero, tra le 10 di sera e le 6 del mattino, per ora solo fino al 30 settembre. Anche gli internet café dovranno adeguarsi. Va detto che proprio gli internet café thailandesi hanno più di ogni altro soggetto beneficiato del gaming online, che ha portato alla loro moltiplicazione e alla riduzione dei prezzi dell’accesso.
Alla fine di settembre il Ministero riprenderà in mano la questione: “Se la misura si rivelerà efficace allora continuerà. Se non sarà stata efficace allora stabiliremo nuove azioni da intraprendere”.
Suebwonglee ha riconosciuto che alcuni dei game più popolari non sono né violenti né pornografici. “In effetti – ha spiegato il Ministro – giochi come Ragnarok (molto popolare nel paese, ndr.) non sono violenti ma il problema è che i giocatori più giovani diventano dipendenti dal gioco, quindi dobbiamo impedire loro di giocarci per estesi periodi di tempo”. Solo Ragnarok può contare su oltre 600mila utenti iscritti.
Da settembre in poi, qualora il “bando notturno” non bastasse, il Ministro si è detto pronto a chiedere ai server di gioco di assicurarsi che i giocatori non possano fare commercio dei propri personaggi di gaming (“alcuni di coloro che giocano lo hanno trasformato in un lavoro”). In vista anche la possibilità di interrompere di default il gaming di ogni giocatore ogni due ore di attività.