Washington (USA) – Il telefonino è tanto utile e gradito quanto un problema per molti di coloro che usano tecnologie di supporto all’udito: sistemi estremamente sofisticati che risentono però facilmente delle emissioni dei cellulari e che non sempre, dunque, possono essere utilizzati per usare il telefono mobile.
La Commissione federale americana sulle comunicazioni ha stabilito all’unanimità che entro il febbraio del 2008 sul mercato USA dovrà essere disponibile un’ampia scelta di telefoni mobili capaci di contenere le proprie emissioni e non danneggiare gli impianti di supporto all’udito utilizzati da chi sente meno. L’offerta complessiva non potrà essere inferiore al 50 per cento dei modelli immessi sul mercato.
La tabella di marcia prevede comunque che i produttori entro i prossimi due anni già debbano fornire almeno due modelli di cellulare capaci di non interferire con gli apparecchi per l’udito ed entro tre anni questi telefonini dovranno anche dotarsi delle tecnologie che permettono l’interfaccia diretta tra apparecchi e cellulari.
La decisione della Commissione è legata alla grande quantità di segnalazioni che sono giunte da parte delle associazioni di settore e degli utenti che sfruttano sistemi di supporto all’udito, tutti preoccupati per le conseguenze dell’uso del telefonino sui propri sensibilissimi apparecchi. Se si pensa che negli USA una persona su 10 ha problemi di udito si fa presto a cogliere la gravità sociale del problema.
“Questa decisione – ha peraltro spiegato uno dei Commissari – consentirà a chi ha problemi d’udito di aumentare enormemente le proprie capacità di accesso ai telefoni mobili, accesso che migliora la qualità della vita e la sicurezza personale”.
L’industria di settore non è però convinta della decisione e ritiene che, sebbene l’argomento sia importante, l’imposizione di direttive dall’alto rischia di rallentare l’innovazione. Un sito dell’industria dedicato al problema si trova a questo indirizzo: http://www.accesswireless.org .