C'è un brevetto su tutto lo streaming

C'è un brevetto su tutto lo streaming

E in tribunale la piccola azienda californiana che lo detiene riesce a farlo valere. Il suo brevetto copre, in pratica, tutte le trasmissioni audio-video su internet
E in tribunale la piccola azienda californiana che lo detiene riesce a farlo valere. Il suo brevetto copre, in pratica, tutte le trasmissioni audio-video su internet


Los Angeles (USA) – Con orrore e raccapriccio molti operatori internet hanno appreso che in tribunale il brevetto detenuto da Acacia Research sullo streaming online è capace di vincere in tribunale. Secondo Acacia il proprio brevetto copre pressoché qualsiasi forma di streaming via internet, cioè di trasmissione audio-video sulla rete delle reti.

Per capire la pesantezza della cosa basti pensare che i brevetti di Acacia riguardano in particolare la trasmissione di audio e video in forma compressa, una definizione ampia che mette nelle mani dell’azienda una delle nuove frontiere dei contenuti elettronici.

“Non consentiremo – hanno spiegato i legali dell’azienda – che la nostra tecnologia venga utilizzata in modo non autorizzato. Sebbene non sia questa la via preferenziale, siamo intenzionati ad usare il potere dei tribunali quando necessario per fermare l’uso non autorizzato”.

Nel caso specifico, Acacia aveva denunciato cinque aziende coinvolte nel business dello streaming pornografico. Nessuno di questi soggetti ha però accettato di scendere in tribunale ed è anche per questo che i giudici non hanno potuto far altro che dare ragione ad Acacia.

Le prime rivendicazioni di Acacia risalgono allo scorso febbraio, quando i suoi legali affermarono che “a molte imprese conviene pagare a noi quello che ci devono invece di affrontare costi legali di molto superiori alle cifre che chiediamo”. Una velata minaccia che ha già fatto cedere un big del calibro del gruppo Virgin, che ha firmato un accordo di licenza con l’azienda dopo aver rischiato una causa per Virgin Radio.

La vittoria di Acacia, dunque, si annuncia come un primo passo a cui ne seguiranno molti altri. Il target dei legali dell’azienda, infatti, è amplissimo: sono coinvolte nelle tecnologie di streaming tutti i maggiori produttori di contenuti e una parte consistente di tutte le più importanti società statunitensi. E gli avvocati Acacia lo sanno: oltre al caso ora concluso sono già in corso alcune decine di denunce contro aziende di varia caratura. Dall’esito di questi procedimenti Acacia potrebbe emergere multimiliardaria.

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Pubblicato il
18 lug 2003
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