Roma – Lo spettro dell’ultimo miglio, la rivoluzione che doveva esserci e che si è fermata a metà, sembra sul punto di re-incarnarsi in un vivace pupetto che potrebbe avere i cromosomi necessari ad evolversi in un mercato adulto. Questo almeno è quanto si può sperare dopo il via libera dell’Autorità TLC al listino di interconnessione 2003 presentato da Telecom Italia.
Con listino si intende un documento tutt’altro che secondario: si tratta di quanto gli operatori di telefonia devono versare all’ex monopolista per usufruire delle infrastrutture telefoniche e, nel caso dell’ultimo miglio, per accedere alle terminazioni telefoniche degli utenti. Solo disponendo di questo accesso, infatti, gli operatori possono proporsi agli abbonati Telecom come alternativa all’ex monopolista.
Nella nota con cui l’Autorità ha annunciato l’approvazione del listino si legge che, in pratica, per sostituirsi a Telecom Italia nell’allaccio dell’utente alla rete telefonica, gli operatori dovranno versare al loro concorrente 8,3 euro al mese.
Si tratta di una cifra inferiore di circa il 25 per cento rispetto a quella precedente. In altre parole si tratta di un tentativo di far decollare l’ultimo miglio, termine con cui si indica in gergo la possibilità per l’utente telefonico di affidare il proprio doppino ad un operatore alternativo a Telecom.
A fronte delle innumerevoli storture causate dal fatto che gli operatori alternativi debbano acquistare la propria posizione sul mercato dal loro più quotato concorrente, Telecom appunto, questo calo del 25 per cento può essere salutato come una speranza. Però del doman , e lo sapevano già nel 1300, non v’è certezza .
Tra le novità dell'”Offerta di Riferimento 2003″, questo il nome ufficiale del documento, anche la possibilità per gli operatori alternativi a Telecom Italia di fissare proprie tariffe per l’ultimo miglio indipendenti dall’offerta Telecom. Più formalmente: gli operatori che fino ad oggi hanno investito poco nell’ultimo miglio ritenendo troppo costosa l’operazione, ora potrebbero essere attratti dai costi minori ma anche dal fatto che potranno definire prezzi di terminazione sulla propria rete indipendenti da quelli fissati da Telecom. Sembra ovvio che debba essere così, naturalmente, ma ci si è arrivati solo adesso.
Entro il prossimo 31 ottobre, Telecom dovrà presentare la propria Offerta 2004.