Roma – Spett.le Redazione, vorrei segnalarvi un fatto un po’ particolare. Ecco cosa mi è successo oggi grazie al virus Sobig.F. Ho ricevuto circa 500 messaggi tra mail infette, avvisi dei server SMTP in cui il destinatario era inesistente o aveva la mailbox piena (di messaggi con il virus presumo) e avvisi di un servizio antivirus per la posta che mi avvertiva che il messaggio che avevo inviato era infetto e quindi non era stato recapitato. Il tutto sulla casella da cui vi scrivo.
Come quasi tutti i virus che si diffondono via mail, chi è indicato come il mittente del messaggio in realtà non lo è . E il virus stesso che sceglie qualcuno dalla rubrica dell’utente il cui PC è infetto e lo usa come mittente.
Ora posso capire che, se la casella del destinatario risulta piena, il server avvisi il mittente indicato nell’intestazione. Perchè è l’unica persona che puo’ avvisare. Ma non riesco a capire come mai un servizio di antivirus per le caselle di posta, quindi gestito da addetti ai lavori, possa mandarmi una ventina di messaggi così:
“Buongiorno dal sistema (omissis) di (omissis).
Il nostro sistema antivirus della posta in entrata ha trovato un virus in un messaggio da voi spedito a: xxxxx@xxxxx.it pertanto il messaggio non è stato recapitato.
Il destinatario è già stato informato”.
L’indirizzo indicato come “xxxxx@xxxxx.it” l’ho cancellato io per motivi di privacy ma era indicato nelle mail che mi sono arrivate.
Ora mi chiedo:
1) Dovrebbero saperlo i signori che gestiscono questo servizio che non è stato il mittente indicato nella mail infetta da Sobig a mandare la mail in questione quindi, non essendo stato io, perché mi devono sommergere di mail di questo genere?
2) Perchè dicono al signor xxxxx@xxxxx.it che io gli ho inviato un messaggio infetto da virus quando questo non è vero (screditando eventualmente anche la mia professionalità)
3) Se diffondere virus informatici è un reato, affermando quanto sopra non si rischia di ricadere nel reato di calunnia?:)
Grazie
Ivan S.