Roma – Le schede di espansione del prossimo futuro, destinate a rimpiazzare le attuali PC Card, saranno sensibilmente più piccole e veloci di quelle attuali e capaci di imporsi come nuovo standard di espansione sia per i computer desktop che per quelli laptop.
A preparare il terreno di questa piccola rivoluzione tecnologica è arrivata, ieri, l’approvazione da parte del PCMCIA Special Interest Group dello standard ExpressCard , prima noto con il nome in codice NEWCARD . Le schede costruite secondo queste nuove specifiche supporteranno le interfacce di connessione USB 2.0 e PCI Express e, per tale ragione, potranno fare a meno di un controller PCMCIA separato.
Oltre alla maggiore velocità concessa dalle evoluzioni dei bus USB e PCI, le nuove card avranno dalla loro una minore occupazione di spazio, un minor consumo di energia e il supporto ad una più vasta gamma di applicazioni per la comunicazione e l’archiviazione dei dati.
Le ExpressCard saranno disponibili in due diverse taglie: una da 34 mm di larghezza ed una da 54 mm. Entrambe avranno uno spessore di 5 mm e saranno lunghe 75 mm, contro le attuali PC Card che misurano 54 x 5 x 86 mm. Il formato più capiente, quello da 54 mm, verrà utilizzato dai produttori per quel tipo di applicazioni che richiedono maggiore spazio, come le memorie di massa, o che abbisognano di una maggiore superficie per smaltire il calore in eccesso.
I primi slot ExpressCard dovrebbero comparire sui PC desktop fra circa nove mesi, un arco di tempo che per i notebook potrebbe ridursi a soli tre mesi: questo significa che per Natale potrebbero arrivare nei negozi le prime schede di questo tipo.
Lo standard ExpressCard, promosso da colossi come Intel, Microsoft, IBM, Dell, HP, Lexar, SCM e Texas Instruments, è il frutto della collaborazione fra il consorzio PCMCIA e le associazioni che guidano lo sviluppo dello standard PCI e USB.