Microsoft modifica Internet Explorer

Microsoft modifica Internet Explorer

Il browser dell'azienda verrà adattato in modo tale da non violare i brevetti di Eolas alla quale dovrà comunque versare 520 milioni di dollari. Esteso di nove mesi, inoltre, il supporto alla Java Virtual Machine
Il browser dell'azienda verrà adattato in modo tale da non violare i brevetti di Eolas alla quale dovrà comunque versare 520 milioni di dollari. Esteso di nove mesi, inoltre, il supporto alla Java Virtual Machine


Roma – A partire dal prossimo anno, tutte le nuove release di Internet Explorer saranno modificate per evitare qualsiasi violazione del brevetto Eolas sui plug-in e gli applet. Le modifiche sono una conseguenza del procedimento legale con cui Eolas è riuscita a far valere i propri brevetti e persino a farsi assegnare 520 milioni di dollari da Microsoft.

Le modifiche che verranno apportate al browser complicheranno la vita a webmaster ed utenti. I primi, infatti, dovranno modificare i propri siti se vorranno consentire agli utenti internet dotati del browser Microsoft di far partire in automatico gli applet previsti dal sito. I secondi, invece, dovranno avviarli manualmente, una funzionalità, questa, che potrebbe in realtà non dispiacere ai tanti preoccupati dai problemi di sicurezza della navigazione web.

Le implicazioni sono molteplici, al punto che la stessa Microsoft, come anche Apple o RealPlayer , stanno iniziando a muoversi per dare indicazioni ai webmaster affinché possano offrire i servizi web che già offrono allo stesso modo, ma aggirando i brevetti di Eolas. Tutte le informazioni Microsoft per gli sviluppatori web sono disponibili su questa sezione del sito dell’azienda: http://msdn.microsoft.com/ieupdate/default.asp .

Va detto che Eolas, i cui brevetti sono derivati dalle ricerche dell’Università della California che ha ceduto all’azienda i diritti di sfruttamento delle tecnologie, si sta guadagnando numerosi “nemici”. Pochi giorni fa il World Wide Web Consortium ha dato vita ad una Commissione che dovrà studiare un modo per impedire che i brevetti Eolas si traducano in una riduzione delle potenzialità del web e dell’HTML .

Al di fuori della questione Eolas, inoltre, Microsoft ha confermato l’estensione del supporto sulle proprie piattaforme della Java Virtual Machine. L’azienda ha dichiarato che la VM sarà supportata fino a settembre 2004 , una mossa per facilitare la vita agli utenti che, dopo la lunga querelle che ha opposto Microsoft a Sun Microsystems, devono rimpiazzare la VM con altro software.

Ma se Sun e Microsoft sono giunti ad un accordo che compone la battaglia legale e consente ad entrambe di procedere, per gli utenti la questione è meno semplice. Per questo Microsoft ha messo in piedi una sezione dedicata all’abbandono della Java VM . Anche i webmaster i cui siti hanno supportato la Java VM dovranno aggiornarli per evitare potenziali problemi di compatibilità.

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Pubblicato il
8 ott 2003
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