Provo (USA) – Con una mossa che potrebbe dare un’ulteriore spinta all’adozione di Linux nel settore aziendale e delineare le forze in campo per lo scontro con Windows sul desktop, Novell ha annunciato di essere in trattative per l’acquisizione di SuSE Linux , il più grande distributore al mondo di Linux dopo Red Hat.
Novell prevede di chiudere l’operazione, soggetta all’approvazione degli organi di controllo e al via libera degli azionisti, entro la fine del primo trimestre fiscale (gennaio 2004) per la somma di 210 milioni di dollari .
“Rispondendo alle richieste dei clienti di sistemi di elaborazione standard e aperti, da quattro anni a questa parte Novell si è dedicata a tradurre in realtà la propria visione multipiattaforma, una strategia in cui Linux sta divenendo un componente sempre più importante”, ha affermato Jack Messman, chairman e CEO di Novell.
L’azienda ha anche rivelato che riceverà un investimento di 50 milioni di dollari da IBM , lo stesso colosso con cui Novell sta negoziando l’estensione degli attuali accordi commerciali che lo legano a SuSE.
L’acquisizione del distributore di Norimberga, che segue da vicino quella dello scorso agosto di Ximian, mette alla luce le reali ambizioni coltivate da Novell sul mercato di Linux: diventare il più importante fornitore di soluzioni software , sia server che desktop, per il celebre sistema operativo open source. Un obiettivo che Novell intende raggiungere facendo leva sia sul know-how e sulla posizione di mercato della neo acquisita SuSE, sia sulla propria capillare infrastruttura di vendita e supporto.
Novell sostiene di essere la sola azienda da un miliardo di dollari a possedere una propria distribuzione di Linux e la necessaria infrastruttura di supporto tecnico. Una posizione che, secondo gli analisti, la renderà un’avversaria di Red Hat assai più temibile di quanto lo sia oggi SuSE, e questo soprattutto perché Novell ha la possibilità di promuovere meglio e supportare le soluzioni sviluppate dalla società tedesca oltre i confini europei e, in modo particolare, negli Stati Uniti. In questo Novell può contare su di una rete di accordi commerciali che coinvolgono, oltre a IBM, anche altri giganti del calibro di Oracle, SGI, Fujitsu-Siemens, Dell, Intel, AMD, SAP e HP .
Le risorse di Novell potrebbero diventare importanti anche per spingere un mercato mai decollato, quello dei sistemi Linux desktop, e per affiancare IBM nella battaglia legale contro SCO Group. Il nuovo cartello composto da Novell e IBM potrebbe poi rappresentare una testa d’ariete sufficientemente solida per penetrare là dove Microsoft regna incontrastata, il mercato desktop . In questo segmento Novell può sfruttare a suo favore le soluzioni ereditate da Ximian, creatrice di una distribuzione desktop che include una completa suite integrata di applicazioni per la produttività, e da SuSE, che proprio all’inizio dell’anno ha lanciato sul mercato il suo primo sistema operativo espressamente dedicato ai professionisti e ai piccoli uffici.
Da non dimenticare poi come Novell abbia ereditato da Ximian anche quel progetto, Mono , che presto le consentirà di integrare nella propria piattaforma la tecnologia necessaria per far girare su Linux le applicazioni scritte per MS.NET .
L’entrata diretta di Novell sul mercato di Linux potrebbe avere importanti ripercussioni anche sulla disputa legale che vede contrapposta SCO a IBM e Red Hat . La creatrice di NetWare, che tempo fa era già intervenuta verbalmente nella diatriba, sostiene di possedere un certo numero di copyright relativi a Unix System V : questo potrebbe renderla un alleato prezioso per IBM e per la comunità di Linux.
Oltre ai link forniti sopra, su Punto Informatico sono state recentemente pubblicate altre notizie che rivelano i passaggi chiave della strategia di Novell relativa a Linux:
– Novell eDirectory balla con i Pinguini ;
– I software Novell ora parlano Linux ;
– Novell: il nostro jolly è l’open source ;
– Novell abbraccia la Linux revolution .