New York (USA) – Dopo i display a colori, le cam e i giochini in Java, l’ultimo must in fatto di telefonini potrebbe presto diventare il push-to-talk , un concetto che Nokia si prepara ad introdurre per prima sul mercato con il lancio del nuovo modello di cellulare GSM/GPRS/EDGE 5140 previsto per l’anno prossimo.
La tecnologia push-to-talk , sviluppata dal gigante finlandese insieme a Ericsson e Siemens, trasforma un telefono GSM/GPRS in una sorta di walkie talkie . Attraverso un’apposita funzione è infatti possibile chiamare una o più persone semplicemente tenendo premuto un tasto posizionato di lato: proprio come succede con una ricetrasmittente radio, la comunicazione avviene in modalità half duplex e, pertanto, può parlare solo una persona alla volta.
Il push-to-talk è di fatto un’implementazione della tecnologia Voice over IP (VoIP) applicata alle trasmissioni a pacchetto GPRS: il suo più grande vantaggio, oltre alla possibilità di chiamare istantaneamente gruppi di persone, è proprio quella di sfruttare le tariffe che gli operatori applicano alle connessioni dati, tipicamente più convenienti di quelle in vigore per le chiamate vocali.
Nokia ha anticipato che per il 2005 tutti i propri modelli di telefoni cellulari GSM/GPRS e 3G supporteranno la funzionalità push-to-talk.
Il 5140 include un programma di allenamento per il fitness, una bussola, un termometro, un cronometro e una torcia elettrica, tutti integrati in un guscio protettivo che Nokia definisce “resistente agli schizzi d’acqua”.
Questo cellulare (?), che in Europa sarà compatibile con le bande 900, 1800 e 1900 MHz, è equipaggiato con una cam VGA che può essere utilizzata anche in congiunzione con le chiamate push-to-talk, eventualmente come alternativa mobile alla videoconferenza.
Nokia prevede di lanciare sul mercato il suo nuovo cellulare durante la seconda metà del 2004 ad un prezzo che, negli Stati Uniti, dovrebbe aggirarsi fra i 150 e i 200 dollari.
Per Nokia non sembra però filare tutto liscio. E’ notizia di questi giorni che alcuni cracker sono riusciti ad aggirare la protezione dei giochi di N-Gage , il noto telefonino/console che Nokia ha lanciato sul mercato soltanto un mese fa.
“Abbiamo preso quanto accaduto molto, molto sul serio, e abbiamo iniziato un programma aggressivo per fermare le persone che si celano dietro a queste violazioni”, ha commentato Damian Stathonikos, portavoce di Nokia Mobile Phones.
Nokia nutre grandi ambizioni in N-Gage e spera di venderne fra i sei e i nove milioni entro la fine del 2004. Una porzione rilevante dei guadagni provenienti dal suo nuovo gadget dovrebbe essere rappresentata proprio dai giochi. Nokia tuttavia sostiene di non essere troppo preoccupata dall’entità dei danni derivanti dalla pirateria : per copiare i giochi, infatti, afferma siano necessarie abilità e conoscenze non comuni. Nel frattempo, l’azienda si è già detta al lavoro per forgiare una versione aggiornata e più solida del proprio meccanismo di protezione.