Roma – Difficile dire se la nuova versione beta del kernel 2.6, la 2.6.0-test11 , annunciata da Linus Torvalds nei giorni scorsi sia quella definitiva oppure no. Pochi giorni fa l’Open Source Development Lab ( OSDL ), il consorzio in cui lavora Torvalds e il suo braccio destro Andrew Morton, si è limitato a dire che la release test11 avrebbe anticipato il debutto, a dicembre, della versione finale: fra i due rilasci, tuttavia, potrebbe ancora esserci lo spazio per una dodicesima “prova”.
Torvalds, che non manca mai di spirito, ha annunciato la nuova release di test del kernel 2.6 chiamandola “castoro disintossicato”, e dicendo che “è per tutti quelli che pensavano che “castoro intossicato” (il nome dato alla precedente release test10, N.d.R.) non fosse un nome appropriato per un kernel”.
“Oh sì, sono sicuro – ha ironizzato il papà del Pinguino – che IBM dia davvero importanza ai nomi che assegno al kernel, e sia mortalmente preoccupata che questi possano far scappar via i clienti”.
Torvalds ha poi spiegato che la nuova versione test11, arrivata inaspettatamente a pochi giorni dal rilascio della test10 , è stata creata principalmente per correggere un serio bug che affligge il driver Aic7xxx , necessario per il supporto di una diffusa famiglia di adattatori SCSI prodotta da Adaptec.
Come suggerito dall’OSDL, la release finale del kernel 2.6 dovrebbe arrivare il prossimo mese, con molta probabilità durante la terza o quarta settimana di dicembre. Torvalds, che nel suo messaggio agli sviluppatori ha fatto sapere che si prenderà qualche giorno di vacanza, ha passato la palla a Morton, il maintainer del kernel 2.6, che nelle prossime settimane dovrà decidere se e quando varare ufficialmente il nuovo Linux.
Le novità e le migliorie che il nuovo kernel di Linux porterà con sé saranno prevalentemente indirizzate ai server , un segmento del mercato dove, secondo una recente indagine di IDC, il Pinguino sta crescendo ad un ritmo annuale di circa il 50% sia per quel che riguarda il fatturato che per quello che riguarda le unità vendute.
“I server con Linux hanno generato 743 milioni di dollari in questo trimestre, dimostrando la loro trazione sul mercato internazionale”, ha dichiarato Jean S. Bozman, research vice president del Worldwide Server Group di IDC. “I server con Linux hanno registrato una crescita per sei trimestri consecutivi, una prova evidente del fatto che in questo segmento del mercato Linux non è fuoco di paglia ma una tecnologia che incontra sempre più le esigenze del computing ad elevate prestazioni e delle applicazioni commerciali”.
In comparazione, nello stesso periodo i server basati su Windows hanno registrato un incremento del 10,3% nel fatturato e del 21,4% nelle unità vendute. I sistemi con Unix hanno mostrato incrementi più ridotti, pari rispettivamente al 3,8% e al 4,3%.
Per rispondere alle accuse di SCO e rassicurare le aziende, OSDL ha annunciato un’iniziativa dal nome kernel awareness attraverso cui intende “educare gli utenti su come il kernel viene creato”: a tal proposito il consorzio ha pubblicato un grafico che sintetizza il processo di sviluppo del kernel di Linux.
“OSDL crede fermamente che il processo di sviluppo del kernel, sotto la guida di Linus Torvalds, da più 10 anni a questa parte stia dimostrando di essere un modo estremamente efficace di produrre software di grande qualità”.
L’OSDL intende dimostrare come ogni passo dello sviluppo del kernel di Linux sia attentamente gestito e controllato dai maintainer, coloro che hanno anche il compito di revisionare il codice al fine di assicurarne la qualità.