Roma – I giudici di Svezia e Finlandia hanno concesso a Microsoft quello che il gigante del software non è ancora riuscita ad ottenere da un tribunale statunitense: costringere Lindows.com ad astenersi dall’utilizzare il nome Lindows, almeno fino a quando il processo non si sarà concluso.
Microsoft ha denunciato per la prima volta Lindows.com nel 2001 accusandola di violare, con la propria ragione sociale e il nome del proprio sistema operativo, il marchio “Windows”. In questo arco di tempo il big di Redmond ha chiesto per due volte ai magistrati americani di interdire alla società di San Diego l’uso del nome Lindows: il giudice che presiede il caso, John C. Coughenour, ha però sempre negato la necessità di una tale ingiunzione. La questione è ora al vaglio di una corte di appello che dovrebbe decidere sul da farsi il primo marzo del 2004.
Tribunali svedesi e finlandesi hanno invece trovato la richiesta di Microsoft fondata e, nel giro di pochi giorni dalla presentazione della causa, hanno ordinato alle filiali e ai distributori europei di Lindows.com di sospendere temporaneamente l’uso del nome Lindows e, di conseguenza, la commercializzazione del sistema operativo LindowsOS.
Microsoft ha denunciato l’azienda capitanata da Michael Robertson anche in Benelux (Belgio, Olanda, Lussemburgo), e ha annunciato di aver già espletato le formalità necessarie per un’azione legale anche in Francia.
Un portavoce di Lindows.com, Cheryl Schwarzman, ha detto che la propria azienda non è al corrente dell’ingiunzione preliminare in Finlandia né della presentazione, da parte di Microsoft, di una querela in Francia.
In un comunicato pubblicato diversi giorni fa in risposta alle nuove azioni legali di Microsoft, Robertson ha affermato che il big di Redmond “sta usando le cause legali come una macchina d’assedio per abbattere Linux”.
“M’impegno a fare tutto ciò posso – ha scritto Robertson nella sua nota – per promuovere la libertà di scelta e impedire a Microsoft di terrorizzare le piccole aziende attraverso le minacce legali, specialmente quelle che sono state abbastanza coraggiose da offrire per prime ai clienti software non prodotto da Microsoft”.
Il CEO e fondatore di Lindows.com ha chiesto inoltre ai propri utenti di abbonarsi ai propri servizi per aiutare l’azienda a sostenere le crescenti spese legali.