Roma – La sicurezza, si sa, non è mai troppa, soprattutto quando si devono proteggere dati che viaggiano nell’etere. E’ per tale ragione che la Wi-Fi Alliance , il gruppo di aziende che controlla lo standard wireless Wi-Fi, ha in cantiere un aggiornamento delle specifiche di sicurezza WPA (Wi-Fi Protected Access) il cui rilascio è stato pianificato per la seconda metà del 2004.
A partire dall’inizio dello scorso anno, il WPA ha progressivamente rimpiazzato il suo vecchio e fragile predecessore, il WEP, eliminando buona parte delle debolezze che hanno caratterizzato la prima giovinezza di Wi-Fi. Introdotto inizialmente come un’opzione, la certificazione WPA è ora un requisito essenziale per ogni prodotto wireless che voglia fregiarsi del bollino di compatibilità con gli standard 802.11a, b o g.
Il protocollo WPA non è altro che un sottoinsieme delle funzionalità che l’ IEEE introdurrà a breve con il neo standard di sicurezza 802.11i Robust Security Network, attualmente in via di definizione. Se la prima versione del WPA ha tratto da 802.11i solo le specifiche di più urgente attuazione, la seconda versione, detta WPA2, avrà il compito di portare sul mercato un più ampio e completo insieme di funzionalità, soprattutto nell’area della cifratura dei dati e dell’autenticazione.
La Wi-Fi Alliance ha tuttavia sottolineato come l’attuale versione di WPA soddisfi già “i più elevati requisiti di sicurezza aziendali” e che, pertanto, la prossima versione del protocollo non va vista come una soluzione “tappabuchi”.
L’organizzazione ha anche annunciato che, dall’aprile dello scorso anno ad oggi, i prodotti wireless certificati WPA sono più di 175. Questo numero tuttavia non è indicativo della reale diffusione del nuovo protocollo di sicurezza visto che questo è stato rilasciato da molti produttori come aggiornamento ai vecchi dispositivi WEP.