Roma – La carriera di virus writer di Gigabyte, giovane 19enne belga, sembra arrivata al capolinea, almeno per il momento. Stando a quanto riportato dal magazine locale LaLibre la polizia belga ha confermato di aver arrestato Gigabyte accusandola di aver realizzato e diffuso worm informatici.
A quanto pare la polizia belga ritiene che le attività di Gigabyte si siano tradotte in operazioni di sabotaggio informatico e uno degli ispettori che ha coordinato l’operazione ha dichiarato che la ragazza “si stava preparando a pubblicare nuovi virus sul suo sito”.
La polizia ha dunque chiuso il sito della giovane virus writer e le ha sequestrato cinque computer ed altri supporti. Sebbene sia stata rilasciata su cauzione in attesa del procedere dell’inchiesta, sul suo capo pendono reati che in Belgio sono puniti con carcere fino a tre anni e multe fino a 100mila euro.
Non si tratta di un arresto destinato a passare sotto silenzio vista la fama che circonda Gigabyte , già onorata di una lunga intervista su Wired e al centro di molte cronache per la sua particolarissima forma di attivismo virale a cui si è esposta con le affermazioni di aver realizzato worm.
Ciò accadde, per esempio, con il worm Sahay che dava la caccia al worm Yaha rendendo però instabili i computer infetti. O con il caso dei due worm Parrot e Sharpei , che le diedero l’occasione di attaccare il maschilismo informatico in una intervista in cui dichiarò, tra le altre cose: “Voglio consentire alla gente, e specialmente ai ragazzi, di sapere che ci sono ragazze a cui piacciono i computer anche oltre i videogiochi. Credo sia molto importante… per tutte le ragazze lì fuori che sanno qualcosa di computer ma sono circondate da ragazzi che le ritengono tutte stupide”.