Linux alla conquista di Roma

Linux alla conquista di Roma

Il Comune conferma l'annuncio: previsto il graduale passaggio dalle piattaforme Microsoft a quelle del Pinguino, per ora nella sola gestione della posta elettronica. La scelta viene considerata una decisione politica
Il Comune conferma l'annuncio: previsto il graduale passaggio dalle piattaforme Microsoft a quelle del Pinguino, per ora nella sola gestione della posta elettronica. La scelta viene considerata una decisione politica


Roma – Non è una scelta tecnica ma una decisione politica quella destinata a portare gradualmente nei sistemi informatici del Campidoglio le piattaforme aperte basate su Linux come alternative a quelle Microsoft fin qui utilizzate.

Il Comune di Roma ha confermato a Punto Informatico l’annuncio dato due giorni fa dall’assessore alla Semplificazione Martella Gramaglia, che ha sottolineato come il passaggio all’open source avverrà in modo graduale e partirà dai sistemi di gestione della posta elettronica.

Gramaglia, che fa riferimento esplicito alle esperienze tedesche di Monaco e Francoforte e alle scelte operate dal Brasile di Lula , ha affermato che l’opzione Linux va considerata “innegabilmente una scelta politica”. Un’affermazione forte, condita però da una seconda dichiarazione secondo cui “non si tratta di una crociata ideologica contro Microsoft, che anzi per noi è importante in molti progetti. Però abbiamo voglia di provare strade più libere e aperte”.

Secondo Gramaglia il passaggio a Linux, che è visto con favore dai tecnici del Comune di Roma , non significa soltanto andare nella direzione di un risparmio nelle spese tecnologiche della città “ma anche tenere conto del dibattito internazionale sull’argomento e di conseguenza scegliere una strada più libera, improntata ad una più equa concorrenza”. Vantaggi vengono visti, evidentemente, anche per le imprese locali che lavorano su piattaforme open source.

L’assessore, in una intervista rilasciata nelle scorse ore, specifica anche che “al giorno d’oggi il sistema non è più per un ristretto gruppo di intellettuali finlandesi ma è stato sperimentato dalla comunità tecnico-scientifica”. E afferma che la “resistenza (di Linux, ndr.) ai pirati informatici è stata ampiamente dimostrata”.

Il Comune intende comunque procedere con i piedi di piombo , Gramaglia parla apertamente di “cautela”, vista evidentemente la necessità di mantenere attivi tutti i sistemi telematici del Comune nella fase di transizione che, a questo punto, “potrebbe estendersi per parecchio tempo”.

Gramaglia ha anche spiegato che sebbene con Linux la questione dei costi delle licenze non si ponga, rimane aperto il problema della formazione del personale, che richiederà investimenti specifici. “Il risparmio – ha dichiarato – semmai è un altro. Poniamo il caso di una lezione: se i ragazzi vogliono continuare ad esercitarsi sul PC di casa, con Linux non devono comprare nulla”.

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Pubblicato il 25 feb 2004
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