Domini, denunciati ICANN e VeriSign

Domini, denunciati ICANN e VeriSign

Il sistemino di VeriSign che le consente di ottenere pagamenti raddoppiati per i domini è preso di mira dagli altri registrar, che accusano l'azienda e l'ICANN di aver tramato per frodare gli utenti
Il sistemino di VeriSign che le consente di ottenere pagamenti raddoppiati per i domini è preso di mira dagli altri registrar, che accusano l'azienda e l'ICANN di aver tramato per frodare gli utenti


New York (USA) – Oggi parte il meeting romano dell’ICANN e proprio oggi si abbatte sull’organizzazione una nuova tegola che, questa volta, colpisce allo stesso modo e forse persino più pesantemente su VeriSign: otto società del settore della registrazione dei domini si sono consorziate per denunciare per truffa e raggiro sia ICANN che VeriSign .

Secondo gli avvocati di Name.com e delle altre sette società del settore, il fatto che ICANN abbia avallato il varo del Wait List Service (WLS) di VeriSign significa che entrambi i soggetti sono coinvolti in quello che viene definito “uno schema per raggirare i consumatori spingendoli ad acquistare nomi a dominio che non potranno mai registrare”. Uno schema considerato “illegale e protezionistico”.

Il WLS è un servizio che cerca di lucrare su quei domini, parliamo di qualcosa tra i 10mila e i 25mila domini internet, che ogni giorno non vengono rinnovati da chi li ha registrati e dunque divengono nuovamente “registrabili”.

Fino ad oggi è stato possibile mettersi in lizza per la registrazione di domini quando questi fossero diventati disponibili, domini che poi vengono ceduti a chi offre di più, e paga soltanto chi li ottiene. Con WLS, invece, VeriSign vuole che gli utenti che sperano di accalappiare un dominio al momento non disponibile paghino un quantum annuale che consentirà loro di ottenere il dominio quando non venisse rinnovato da chi lo ha registrato. In questo caso, dunque, il dominio non viene ceduto a chi offre di più ma a chi lo “pre-ordina” per primo.

Questo sistema, secondo i legali delle società denuncianti, fa sì che gli utenti che registrano un dominio si trovino a pagare anche una quota annuale in più per assicurarsi che il dominio stesso non cada mai nelle mani di qualcun altro. “Il WLS – affermano – consente a VeriSign e ICANN di generare pagamenti mettendo i loro consumatori inconsapevoli gli uni contro gli altri e tutto per mantenere lo status quo”.

Il motivo per cui alle altre aziende la cosa non sta bene va ricercato anche nel fatto che i registrar minori, che guadagnano qualche dollaro con il sistema attuale dei back-order, con la pre-registrazione WLS finirebbero per non ottenere pressoché nulla.

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Pubblicato il
2 mar 2004
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