Il W3C dà nuova voce al Web

Il W3C dà nuova voce al Web

Il Consortium vara due nuovi standard, VoiceXML 2.0 e Speech Grammar 1.0, che consentono di costruire servizi e applicazioni Web accessibili attraverso un telefono
Il Consortium vara due nuovi standard, VoiceXML 2.0 e Speech Grammar 1.0, che consentono di costruire servizi e applicazioni Web accessibili attraverso un telefono


Internet – Il World Wide Web Consortium ( W3C ) ha approvato due specifiche appartenenti al proprio Speech Interface Framework , una serie di componenti standard utilizzabili per creare servizi basati sul Web con cui gli utenti possono interagire attraverso un telefono o una tastiera a toni. Le due nuove specifiche passate a raccomandazione ufficiale del W3C sono il Voice Extensible Markup Language (VoiceXML) 2.0 e la Speech Recognition Grammar Specification (SRGS ) 1.0 .

La specifica VoiceXML “è stata progettata per creare dialoghi basati sulla sintesi vocale, l’audio digitalizzato, il riconoscimento della voce e dei suoni DTMF dei tasti del telefono, la registrazione del parlato, la telefonia, ed un mix fra vari tipi di conversazione”. Questo standard semplifica, in modo particolare, la creazione di servizi “attivati vocalmente” su Web, quali ad esempio l’accesso voce e telefonico a database di call center e intranet aziendali.

La specifica SRGS permette invece agli autori di applicazioni basate sulla voce di creare regole che descrivano cosa ci si aspetta che gli utenti dicano dopo aver ascoltato le opzioni messe a disposizione dall’applicazione. Questa propone un linguaggio XML per la definizione di speech grammar universali, sistemi che rendono più semplice gestire le diverse risposte degli utenti a certe domande. “Ad esempio – afferma una nota del W3C – un utente può rispondere “sì”, “sicuro”, “d’accordo” (…) e la specifica consente di gestire tutte le diverse combinazioni di parole che gli utenti probabilmente utilizzeranno in un contesto dato”.

“Il completamento di VoiceXML 2.0 and SRGS segna il raggiungimento di un’entusiasmante tappa nella convergenza fra le tecnologie di telecomunicazione e il Web. In passato, per limiti sia culturali che tecnici, i sistemi basati sulla voce e il Web si sono evoluti lungo strade che non si sono mai incrociate”, ha affermato Tim Berners-Lee, W3C Director. “Con lo sviluppo dello Speech Interface Framework, che include le specifiche VoiceXML 2.0 e SRGS, ora siamo in grado di integrare entrambe le tecnologie, voce e Web, e beneficiare del loro sodalizio”.

In questo ambito il W3C Voice Browser Working Group ha definito o sta definendo un insieme di linguaggi di markup che coprono il dialogo (VoiceXML 2.0), la sintesi della voce ( Speech Synthesis Markup Language ), il riconoscimento della voce (Speech Grammar, Stochastic Language Models, Semantic Interpretation for Speech Recognition, Natural Language Semantics), e il controllo delle chiamate ( Voice Browser Call Control ).

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Pubblicato il
18 mar 2004
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