Tunisia – Hanno chiesto ad un loro insegnante come le bombe umane palestinesi confezionano gli esplosivi con cui attaccano Israele, hanno poi usato Internet per cercare notizie sulla Palestina e le motivazioni del sanguinoso conflitto israelo-palestinese e qualche link li ha portati su siti tenuti d’occhio dalle autorità. Sarebbero queste le prove che hanno portato ad una clamorosa condanna in Tunisia contro un gruppo di otto studenti.
Secondo le autorità, i giovani studenti tra i 18 e i 22 anni “hanno tentato di stabilire un contatto con il movimento terroristico di Al-Qaeda per beneficiare del suo supporto logistico”. Sarebbero quindi terroristi in erba che, secondo la magistratura tunisina, vanno condannati con durezza. Accusati di cospirazione criminale e di tentativo di possedere o rubare esplosivi , gli otto sono stati condannati a pene detentive tra i 19 e i 26 anni .
Le autorità inquirenti sostengono che dal 2001, via Internet, il gruppo aveva tentato di organizzare attività terroristiche, come un attacco contro la propria scuola o contro la guardia costiera della loro città. Una interpretazione delle cose rifiutata dal legale dei giovani. ” Siamo scioccati da un verdetto tanto severo – ha spiegato l’avvocato – la sola prova contro di loro è il materiale che i ragazzi hanno trovato su Internet”.
Due degli otto sono stati condannati in contumacia perché si trovano in Svezia e in Francia, dove risiedono, ed è dunque possibile che riusciranno ad evitare il carcere se verrà rifiutata l’estradizione da questi due paesi.
Contro la sentenza si sono scagliati i movimenti per i diritti civili, che l’hanno già bollata come scandalosa , ricordando anche che la Tunisina, certo non nuova alla mano pesante contro certi usi di Internet , è stata scelta per ospitare la seconda fase dei lavori del WSIS , l’importante Summit mondiale sulla Società dell’Informazione voluto dall’ONU .