Roma – I Verdi con il senatore Fiorello Cortiana, che si batte da settimane contro il DL Urbani e le sue successive modifiche, hanno già dichiarato la propria adesione ad una manifestazione che gruppi di utenti internet stanno organizzando nelle città italiane e a Roma . Una contestazione che si terrà in due tappe, il 15 e il 18 maggio, e che intende portare nelle piazze il dissenso contro il provvedimento su cinema e pirateria che ha scatenato vivacissime polemiche in rete .
Come si può leggere su uno dei siti della protesta il 15 maggio si sta organizzando una azione di volantinaggio per sensibilizzare l’opinione pubblica e per informare della dimostrazione prevista per martedì 18 maggio (giorno in cui si discuterà al Senato del DL Urbani) davanti Palazzo Madama a Roma.
Il volantino della protesta ( qui in formato.pdf) non usa mezzi termini per raccontare la questione:
“Da oggi andare in carcere è ancora più facile / Soprattutto per i vostri figli
Un altro impegno mantenuto / più tasse sui masterizzatori, hard disk, CD, DVD, videocassette e qualsiasi prodotto e supporto per la registrazione di dati, video e audio”
E insiste:
“Vostro figlio scarica una canzone del suo cantante preferito da Internet? Attenti perchè potreste ritrovarvi con le guardie di finanza a casa!
Ora si rischiano sanzioni fino a 4 anni di reclusione, una multa fino a 15.493 euro, confisca delle apparecchiature informatiche (altre migliaia di euro), la pubblicazione su uno o più giornali a tiratura nazionale.
E’ QUESTO IL FUTURO DELL’ITALIA? CI ASPETTANO ANNI DI PROIBIZIONISMO?
Secondo i nostri governanti i maltrattamenti in famiglia o verso i fanciulli (art 572) la violenza privata (art 610) e lo scambio di files su internet senza fini di lucro devono essere puniti allo stesso modo “.
Ieri intanto lo stesso Cortiana ha ricordato che se il 18 al Senato verrà approvato il provvedimento di conversione ” si otterranno tre effetti : una criminalizzazione di massa degli utenti che condividono contenuti, film e musica, che rischieranno sanzioni fino a 4 anni di reclusione e una multa fino a 15.493 euro; il blocco del sistema delle comunicazioni digitali, con l’introduzione di un bollino SIAE per tutto cio’ che viene trasmesso in rete; l’aumento spropositato dei costi dell’hardware, con tasse che per un hard disk da 120 GB possono arrivare a 40 euro”. Cortiana ha spiegato che i Verdi aderiscono “convinti alle mobilitazioni del popolo della rete contro questo obbrobrio, per la libertà e per una legge seria che regoli la proprietà intellettuale”.