Roma – Si stanno moltiplicando i siti web italiani che in queste ore hanno deciso di sospendere la pubblicazione e i servizi offerti ai propri visitatori. Un’azione da collegare alla protesta contro il varo della Legge Urbani e alla richiesta di una immediata modifica della normativa che, come noto, sanziona penalmente anche il solo uso personale di file protetti.
Come annunciato rimarranno chiusi per oggi gli accessi ai canali IRC italiani forniti da IRCQ.it che in una nota pubblicata sulla propria home page spiega di voler così aderire allo sciopero della connettività.
Alla stessa campagna, “Appendi il modem al chiodo”, aderiscono molti siti, tra cui anche spazi web legati al peer-to-peer, come WinMXItalia o ShareReactor.it .