Ottawa (Canada) – A chi fosse servita un’ulteriore conferma della sempre più stretta connessione tra spam e virus basterà sapere che in Canada il braccio tecnologico della Royal Canadian Mounted Police , i celebri “poliziotti a cavallo”, ha individuato e denunciato un 16enne ritenuto autore di un worm che coniuga due delle più diffuse e antipatiche minacce che si trovano in rete.
Il ragazzo viene accusato in particolare di aver creato il worm Randex , un codicillo che non ha avuto una grande diffusione al di fuori del paese di origine ma che era stato creato con un intento particolarmente malizioso: aprire una backdoor sui computer infetti in modo da potervi accedere dall’esterno in qualsiasi momento, inviando comandi utili a trasformare i PC colpiti in macchine capaci di sparare tonnellate di spam in giro per la rete all’insaputa del proprietario. Randex si è diffuso, secondo gli esperti, attraverso sistemi di file sharing e le chat di IRC ed è proprio attraverso un client IRC che l’autore poteva inviare da remoto degli “ordini” ai computer infettati.
Del ragazzo i cybercop non hanno com’è ovvio svelato l’identità, essendo minorenne, si sa solo che viene accusato di aver danneggiato dati mantenuti su supporti informatici altrui e di aver utilizzato computer con finalità illegali .
Va detto che la vicenda risale, a quanto pare, all’inizio del mese sebbene le forze dell’ordine canadesi abbiano deciso di renderla pubblica soltanto adesso.
Sui virus writer da qualche settimana sembra essersi abbattuta una bufera. Nei giorni scorsi infatti la polizia taiwanese ha individuato ed arrestato il creatore di un worm che ha forse agito con finalità politiche. Pochi giorni prima era stato individuato anche l’autore di Phatbot , un codicillo ritenuto estremamente pericoloso, e stesso destino aveva avuto il writer creatore del temibile Sasser .