Roma – Qualcuno grida allo scandalo, qualcun altro allo spam: di certo sulla rete italiana non è passato inosservato un messaggio di natura politica che, stando agli utenti, è arrivato del tutto inatteso nelle loro caselle di posta elettronica. E, a sentire il vigore di certe segnalazioni, sembra anche ben poco benvenuto. Alla redazione di Punto Informatico e su Usenet in queste ore stanno pervenendo decine di email che raccontano l’avvenuto, alcune condite con toni molto coloriti. Qualcuno accusa Mastella, il politico tirato in ballo dall’email, di aver dato vita ad una massiccia operazione di spam.
“Gentile redazione di punto informatico – scrive Luca R. a PI – si parla da molto tempo dello spam, si aveva una paura cronica che questo mezzo potesse iniziare ad essere usato come campagna elettorale. Ebbene, questo momento è arrivato”.
Luca si riferisce all’email dal subject “da parte di Clemente Mastella” che moltissimi hanno aperto in queste ore, un messaggio html che sembrerebbe provenire da Akron Business Technologies all’interno del quale si trova un invito a leggere il programma di Mino Martinazzoli e Clemente Mastella. In fondo al testo, un pulsante che re-invia ad una pagina web.
“Questa mattina – afferma Simone B. – scaricando le tonnellate di email spazzatura (oltre alle 4 o 5 “regolari”) ho notato un messaggio spammatorio che ancora non avevo mai visto: spam politico”.
Ma è davvero spam? Il messaggio sembra negarlo. In calce al testo trova infatti posto una “Informativa sulla privacy” che cita espressamente la legge 196/03 sulla riservatezza dei dati personali.
Il messaggio afferma che “I dati personali che Lei vorrà liberamente comunicarci verranno registrati su supporti elettronici, protetti e trattati in via del tutto riservata per le finalità sopra descritte. I dati non saranno diffusi a terzi. I diritti che potranno essere esercitati in merito all’aggiornamento, alla modifica e alla cancellazione dei dati, sono quelli di cui all’art.7 del dlgs 196/03. Qualora non si desideri ricevere ulteriori e-mail si prega di cliccare su “CANCELLAMI” e inviare un email anche con i campi oggetto e testo vuoti”.
L’informativa, come rileva Francesco R., riguarda dunque soltanto ciò che avverrebbe ai dati di chi decidesse di “aderire”. In realtà, come noto, il Garante per la privacy ha più volte chiarito che l’indirizzo email è da considerarsi dato personale ed è per questo che in Italia la legge prevede l’ opt-in per le comunicazioni via email, quando cioè il destinatario ha dato preventivo consenso all’utilizzo del proprio indirizzo.
Che si tratti di spam non ha dubbi Manfredi M., che scrive a PI: “Vi inoltro questo bel messaggio di spam speditomi a nome di due onorevoli politici. Notate il trucco per camuffare lo spam e far credere che non lo sia tramite il pulsante di assenso. Della serie se clicchi qui accetti lo spam, se non clicchi noi non ti abbiamo spammato e amici come prima. Se questa è la competenza dei nostri politici, ho il terrore quando questi si mettono a legiferare su internet e dintorni”.
In molti hanno scritto a PI di aver segnalato la ricezione dell’email a firma di Mastella proprio al Garante . Sarà certo dunque l’Autorità a decidere se la comunicazione politica che così tanti ha sorpreso sia o meno da sanzionare.
In queste ore intanto i DS hanno fatto sapere che sul sito del partito è possibile proporre il proprio sostegno per contribuire alla campagna elettorale.