Milano – Ieri mattina un nugolo di email si è abbattuto sulla mailbox della redazione di Punto Informatico: gli utenti chiedevano notizie di Libero.it , il portalone di Wind. Impossibile accedere a quelle pagine e, dunque, ai servizi di webemail e, come si è capito subito dopo, impossibilità di utilizzare una serie di servizi offerti dal sito, anche solo la posta via pop3. Il tutto condito dal fatto che moltissimi utenti non hanno potuto usare Libero per connettersi ad Internet neppure in ADSL. Ora si sa che, al contrario di quanto prospettato da alcuni, non è stato un problema tecnologico in senso stretto a colpire Libero.
Stando a quanto dichiarato dallo stesso portale, infatti, a causare problemi a raffica sono stati ignoti che hanno pensato bene di recidere di netto un cavo in fibra ottica a Milano, nei pressi di Porta Romana. Un’operazione che, a sentire Wind, ha causato il down di connessioni ADSL e dial-up in tutto il nord Italia . Oltre al portale, infatti, era stato messo fuori linea anche il server di autenticazione che consente di accedere a quei servizi di rete.
Il cavo, secondo le ricostruzioni di Wind, sarebbe stato tranciato nella speranza di ricavarci del rame . “Nella zona – spiega Libero.it – sono stati asportati da ignoti alcuni cavi di rame; il cavo di fibra ottica è stato danneggiato credendo erroneamente che fosse fatto di metallo ma, una volta constatatane la natura, i ladri lo hanno lasciato in loco, danneggiato. Un vicino cavo dell’alta tensione, anch’esso tranciato, ha bruciato le estremità della fibra ottica provocando ulteriori danni che hanno ritardato in ripristino della normalità”.
Quanto accaduto – continua Libero.it – “ha avuto ripercussioni sulla rete Wind anche al Centro e al Sud, a macchia di leopardo. Dopo circa sei ore dal danno, l’emergenza è completamente rientrata su tutto il territorio nazionale”.