Roma – Tra le molte notizie dal sapore fantascientifico di questi giorni una colpisce particolarmente. Ripresa dalla BBC , parla di una ricerca sulle nanotecnologie che ricorda molto da vicino le nanosonde di trekkiana memoria .
Stando alla BBC, la società australiana di biotecnologie pSivida ha realizzato dei nanorobot chiamati BrachySil che possono essere introdotti nell’organismo senza alcun danno, diventando invece vettori per farmaci.
pSivida ha spiegato che la struttura di questi particolarissimi nanorobot è basata sul cosiddetto biosilicio , un materiale poroso che può quindi trasportare dei farmaci e che è facilmente adattabile a questo genere di esigenze. Non solo, la conduttività elettrica del silicio consente di “manovrare” le nanosonde in modo tale che rilascino le sostanze richieste nell’organismo nel modo ritenuto necessario e solo quando sono “sull’obiettivo”.
L’idea di fondo, infatti, è che le nanosonde possano essere indirizzate per colpire specifiche formazioni tumorali in modo molto più preciso dei farmaci fin qui sperimentati.
La notizia viene data ora in quanto sono partiti i test su pazienti umani nell’ospedale di Singapore. Per ora sono due i soggetti che hanno iniziato ad assumere nanosonde ma presto se ne aggiungeranno altri.
Da segnalare che durante il processo di utilizzo, e proprio per consentire il rilascio del farmaco, i nanocosi si liquefanno fino a disperdersi nell’organismo senza alcuna conseguenza, trasformandosi in un acido normalmente assorbito ed elaborato dall’organismo umano attraverso il cibo. Il processo di degradazione richiede più o meno 15 giorni.