Amsterdam (Olanda) – Battendo sul tempo i rivali taiwanesi e giapponesi, l’olandese Philips ha immesso sul mercato la prima unità DVD capace di scrivere alla nuova velocità record di 16x.
A quanto pare Philips non è incorsa nei ritardi di produzione annunciati proprio negli scorsi giorni dai più grossi produttori asiatici; ritardi che, stando a quanto riportato da fonti locali, sarebbero da imputare alla scarsità di alcuni componenti e all’assenza di supporti 16x su cui calibrare le nuove unità.
Rispetto ai propri avversari, che devono eseguire i test dei loro masterizzatori su supporti prodotti da terze parti, il colosso europeo ha il vantaggio di aver sviluppato la tecnologia alla base del nuovo standard 16x e di produrre i nuovi supporti in proprio.
Lo scorso anno Philips è tornata a generare profitti dopo aver registrato pesanti perdite, in buona parte causate proprio dalla forte concorrenza delle aziende asiatiche.
Il nuovo masterizzatore dual-standard di Philips, che supporterà anche i giovani DVD+R DL (a doppio strato), arriverà nelle vetrine dei negozi ad un prezzo di circa 180 euro. La società olandese conta di produrne 600.000 unità al mese, di cui una parte destinata ai produttori di PC: fra questi, Dell sarà il primo ad includere i nuovi masterizzatori DVD 16x all’interno dei propri computer desktop.
Sebbene il tempo teorico di scrittura di un DVD 16x sia, alla massima velocità, di circa 3 minuti e mezzo, nei propri comunicati Philips si riferisce, più prudentemente, a tempi “inferiori ai 6 minuti”. Secondo gli esperti, infatti, la velocità di scrittura – che a 16x dovrebbe essere di circa 22 MB/s – potrebbe non essere uniforme su tutto il disco: questo può dipendere da vari fattori, quali la meccanica del masterizzatore, la scarsa qualità del supporto o l’intervento dei sistemi di protezione dai buffer overrun (specie in sistemi non particolarmente veloci od ottimizzati).
Così come le velocità di scrittura di 54x costituisce un limite difficilmente valicabile per i CD, allo stesso modo Philips sostiene che la velocità di 16x potrebbe avvicinarsi alla massima raggiungibile con i DVD. Un’ipotesi, questa, abbracciata anche da altri.
“La velocità di 16x è molto vicina al limite fisico”, ha affermato Greg Standiford, product engineer della Optical Devices Division di HP. “Un DVD 16x ruota più o meno alla stessa velocità, pari a circa 10.000 RPM, di un CD 52x. A questo punto il limite è rappresentato, oltre che dalle vibrazioni, dalla resistenza del materiale in policarbonato con cui sono costruiti i supporti ottici: a velocità più spinte i dischi potrebbero rompersi”.
Fra gli utenti c’è tuttavia chi si domanda a cosa servano velocità di scrittura così elevate quando i supporti e i drive attualmente sul mercato spesso non riescono a garantire un adeguato livello di affidabilità nemmeno a velocità assai inferiori: non è infrequente, infatti, che un DVD certificato 4x o 8x, se scritto alla massima velocità, risulti parzialmente o totalmente illeggibile su di un non trascurabile numero di lettori. La sensazione è che l’affidabilità globale della tecnologia DVD-/+R, seppure certamente influenzata dalla marca e dalla qualità del supporto e dell’hardware, sia ancora nettamente inferiore a quella del CD.