Roma – Ci sono voluti anni, molti anni, prima che anche in Italia per gli italiani e non solo per loro fosse possibile registrare più di un dominio internet.it anche se non si possiede partita IVA. Ed è questo l’atteso annuncio arrivato nelle scorse ore dalla Registration Authority . Da fine agosto, dunque, sarà possibile amplificare le proprie attività in rete.
Ma perché fino ad oggi solo le società italiane e straniere hanno potuto dotarsi di un numero qualsiasi di domini.it e non i semplici utenti? Lo ha spiegato a Repubblica.it il direttore della RA, Franco Denoth, secondo cui “il registro ha ritenuto inutile il limite di un singolo dominio per una persona fisica. Si tratta di un paletto che si giustificava con la necessità di evitare confusione e disorientamento negli utenti ma che oggi non ha più senso di esistere”.
L’affermazione di Denoth, per quanto possa sembrare sorprendente a coloro che in questi anni hanno cercato di capire la posizione delle autorità di registrazione, in realtà ben si sposa con le dichiarazioni in passato già rilasciate da membri del NIC. Qualcuno ricorderà affermazioni secondo cui “a parte le persone con multiple personalità, è abbastanza difficile immaginare la necessità di due domini”.
Ed ora, dopo anni nei quali i domini.it sono stati registrati dall’universo mondo delle imprese, l’Italia si va adeguando a quanto già avviene in Gran Bretagna o in Germania.
Se si è voluto fin qui evitare di tormentare le menti degli italiani rendendo disponibili troppi domini, ora si intende premere sull’acceleratore delle registrazioni: la RA prevede che aumenteranno del 25 per cento le richieste di registrazione, oggi vicine alle 930mila, un giro d’affari non indifferente.
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