Roma – Con una serie di “sì” e di “no” una petizione sostenuta dalla FIMI indica una posizione netta contro l’uso illecito del peer-to-peer, una posizione controfirmata in queste ore da numerosi artisti di primo piano della musica italiana.
La petizione ( qui in.pdf) sostiene il mercato legale della musica e per la copia personale e si scaglia contro quella che definisce la “pirateria personale”.
“Noi artisti, musicisti e autori – si legge nel testo – desideriamo che il nostro pubblico abbia l’accesso più ampio possibile alle nostre opere” e contestualmente si afferma “No alla demagogia e all’ipocrisia della musica gratis in rete. E’ normale pagare un computer, una connessione o un abbonamento, il trasporto.. e rubare i contenuti, la nostra creatività?”
Sono più di 60 i firmatari del documento messo in rete dalla FIMI che lo ha presentato, per usare le parole della Federazione della musica italiana, “alle maggiori istituzioni dello Stato”.
“La petizione – afferma FIMI – affronta il tema della musica legale in rete e le false demagogie che circondano il dibattito sulla musica e la rete”. Si tratta di un testo molto simile a quello di un’altra petizione promossa in Francia e già controfirmata da numerosi artisti transalpini.
Tra quelli italiani che hanno firmato vi sono Biagio Antonacci, Samuele Bersani, Lucio Dalla, Tiziano Ferro, Paola e Chiara, Enzo Jannacci, Gianni Morandi, Francesco Tricarico, Antonello Venditti e Tommaso Zanello (Piotta).