Bosch lavora sullo sterzo intelligente

Bosch lavora sullo sterzo intelligente

Quasi pronto un nuovo sistema per l'assistenza alla guida che, similmente a quanto fa l'ABS con i freni, è in grado di suggerire al guidatore le manovre migliori per evitare una sbandata
Quasi pronto un nuovo sistema per l'assistenza alla guida che, similmente a quanto fa l'ABS con i freni, è in grado di suggerire al guidatore le manovre migliori per evitare una sbandata


Milano – Ad affiancare le tecnologie di assistenza alla guida già integrate nelle moderne auto, nel prossimo futuro arriverà una funzione che, in situazioni critiche, aiuterà il guidatore a sterzare nel modo più corretto per evitare, anche senza essere un pilota provetto, pericolose sbandate.

Il sistema, messo a punto da Bosch , aumenta o riduce il livello di servoassistenza dello sterzo, aiutando l’automobilista ad effettuare le manovre corrette con il volante, in funzione delle diverse situazioni che egli deve affrontare. In collaborazione con una casa automobilistica, Bosch sta già testando la propria tecnologia con l’intento di introdurla quanto prima nella produzione di serie. Attualmente si stanno effettuando le sperimentazioni sui prototipi.

“L’assistente allo sterzo risulta particolarmente interessante, perché può essere realizzato esclusivamente con l’aggiunta di un apposito software, in una vettura equipaggiata con un Programma Elettronico di Stabilità (ESP) e con un servosterzo elettrico”, ha spiegato Bosch. “Sulla base dei dati forniti dai sensori dell’ESP, gli stessi utilizzati per stabilizzare la guida della vettura, l’assistente allo sterzo riconosce eventuali situazioni di guida critiche ed elabora in tempo reale le manovre ottimali da effettuare con lo sterzo”.

Se le manovre del guidatore sul volante non corrispondono a quelle calcolate dal computer, il livello di servoassistenza dello sterzo aumenta o diminuisce: in altre parole, il volante diviene più o meno difficoltoso da girare a seconda che si stia eseguendo una manovra corretta o errata. Questa variazione delle caratteristiche dello sterzo permette al guidatore di adeguare l’angolo di sterzata da lui impostato, in funzione di quello ottimale, in modo da affrontare la nuova situazione di guida. Bosch sostiene che in questo modo l’automobilista “effettua movimenti più veloci e corretti con il volante e la vettura mantiene in tutta sicurezza la traiettoria impostata precedentemente dal guidatore stesso”. L’intervento dell’ESP sui freni diverrebbe così necessario solo in presenza di situazioni particolarmente critiche.

“Se, ad esempio, una vettura è in procinto di sovrasterzare, per evitare una sbandata è necessario controsterzare rapidamente. A questo proposito, gli errori più frequenti compiuti da parte dei guidatori inesperti sono controsterzare troppo ritardate, in misura insufficiente e, successivamente, per un lasso di tempo eccessivo”, ha illustrato Bosch in un comunicato. “In caso di sottosterzo, il guidatore spesso reagisce sterzando in misura eccessiva, il ché riduce ulteriormente le forze di reazione laterali degli pneumatici. In entrambi i casi, l’assistente allo sterzo aiuta il guidatore a ridurre la pericolosità di tali situazioni, attraverso precise manovre con il volante. Tale funzione risulta vantaggiosa anche in caso di frenate di emergenza su fondi stradali sdrucciolevoli su un lato solo della carreggiata. Anche con la funzione ABS, infatti, il guidatore può mantenere la stabilità della vettura attraverso opportune correzioni sul volante”.

Bosch ammette tuttavia che far accettare ai guidatori una tale “intromissione” nella guida potrebbe non essere facile: per tale ragione l’azienda ritiene che la definizione dei parametri di sistema rappresenti un aspetto molto importante. L’assistente allo sterzo, secondo Bosch, dev’essere progettato in maniera tale da aiutare il guidatore senza imporgli nulla.

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Pubblicato il
2 set 2004
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