AltroConsumo spinge la denuncia contro SKY

AltroConsumo spinge la denuncia contro SKY

Già nei prossimi giorni l'Autorità TLC potrebbe decidere di consentire agli utenti italiani di scegliere il decoder che preferiscono. In ballo anche i canali effettivi disponibili
Già nei prossimi giorni l'Autorità TLC potrebbe decidere di consentire agli utenti italiani di scegliere il decoder che preferiscono. In ballo anche i canali effettivi disponibili


Roma – Dovrebbe essere ormai in dirittura d’arrivo la decisione dell’ Autorità garante per le telecomunicazioni sul ricorso contro SKY Italia presentata da AltroConsumo . Un ricorso sul quale i responsabili della celebre associazione di consumatori non nascondono di nutrire un certo ottimismo.

“Per vedere la tv via satellite – spiega AltroConsumo – i consumatori devono essere liberi di scegliere il decoder che preferiscono. SKY invece sta vincolando gli utenti che scelgono i suoi programmi ad adottare lo Skybox, decoder a tecnologia NDS di proprietà SKY che complica senza alcuna ragione la possibilità di vedere i canali in chiaro che non rientrano nei pacchetti offerti dal monopolista”.

La questione, ben nota ai lettori di Punto Informatico , verte sull’imposizione del cosiddetto “Skybox”, ossia il decoder SKY, un’imposizione già oggetto di denuncia da parte di costruttori del settore come Jepssen .

Secondo AltroConsumo, anche se SKY ha dichiarato di voler allargare a 300 il numero dei canali “in chiaro” che possono essere ricevuti con il suo decoder, la sostanza del problema non cambia. E l’urgenza di una sentenza dell’Autorità è tanto più evidente nel fatto che SKY ha già iniziato a sostituire vecchi decoder e smart card con i nuovi apparecchi che, in pratica, fanno fuori le trasmissioni in codifica SECA2. “E’ come se un’emittente tv – sostiene l’Associazione – obbligasse chi vuole vedere le sue trasmissioni a comprare un televisore di una certa marca, distribuito dalla stessa emittente”.

Le conseguenze per i consumatori che Altroconsumo denuncia sono la limitazione delle possibilità di scelta e dell’accesso all’offerta satellitare gratuita, oltre alla creazione di condizioni che porteranno a un aumento delle tariffe per i canali a pagamento difficilmente contrastabile.

Secondo AltroConsumo, la mossa di SKY infrange le delibere dell’Autorità, gli obblighi imposti dalla Commissione europea e il Codice delle comunicazioni elettroniche, il pacchetto di leggi italiane che regola il settore.

“E’ grave – ha dichiarato Paolo Martinello, presidente di AltroConsumo – che il mercato, invece di aprirsi ad altri operatori si plasmi sulle esigenze del singolo operatore oggi esistente. Il decoder Skybox rappresenta una aperta violazione alla concorrenza e un abuso di posizione dominante”.

“AltroConsumo – si legge in una nota – chiede un provvedimento d’urgenza che imponga a SKY di rendere disponibile su moduli CAM (moduli di accesso condizionato) la tecnologia NDS ed eliminare le barriere tecnologiche che impediscono di visualizzare con lo Skybox i canali in chiaro che non fanno parte dei pacchetti SKY”.

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Pubblicato il
28 set 2004
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